Equo compenso, “il Parlamento riprenda l’esame del ddl”
Equo compenso, “il Parlamento riprenda l’esame del ddl”
Confcommercio Professioni e CNA Professioni chiedono di "dare finalmente una risposta a un problema molto sentito dai professionisti, anche da quelli non organizzati in ordini e collegi".

Riprendere l’esame del Ddl in materia di equo compenso delle prestazioni professionali per dare finalmente una risposta a un problema molto sentito dai professionisti, anche da quelli non organizzati in ordini e collegi. La sollecitazione al Parlamento viene da Confcommercio Professioni e CNA Professioni, che tornano sull'argomento dopo la presa di posizione dello scorso anno ricordando che “il provvedimento è stato approvato alla Camera e ora è al Senato in Commissione Giustizia, dove, tuttavia, si è fermato l’esame ma sono stati presentati numerosi emendamenti che raccolgono le istanze di modifica avanzate”. Le Associazioni di rappresentanza delle professioni sottolineano dunque la necessità di “introdurre una serie di importanti correttivi al testo perché sia realmente efficace e tutelare con equilibrio le numerose categorie interessate”. Nel dettaglio Confcommercio Professioni (vedi l'audizione del 18 maggio scorso) e CNA Professioni rilevano tra l’altro, che:
- occorre chiarire l’ambito di applicazione comprendendo anche le professioni regolamentate e non organizzate in ordini e collegi;
- valorizzare il ruolo di rappresentanza delle Associazioni per determinare i criteri ed i parametri dell’equo compenso;
- assicurare una adeguata rappresentanza al mondo del lavoro autonomo professionale nell’Osservatorio Nazionale sull’equo compenso;
- rafforzare e chiarire l’applicazione delle norme sull’equo compenso nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Confcommercio Professioni e CNA Professioni concludono chiedendo alle forze parlamentari “un atto di responsabilità per fornire risposte alle giuste esigenze dei professionisti ma anche dei cittadini e, in generale, delle forze economiche del Paese”.