Equo compenso: un colpo basso all'innovazione

Equo compenso: un colpo basso all'innovazione

Confcommercio, Assintel e Andec su decreto ministeriale9/2010
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Roma,  18 gennaio 2010

 

 

Confcommercio, Assintel e Andec su decreto ministeriale

Equo compenso:  un colpo basso All'Innovazione

 

 

 "La crisi economica sta impattando fortemente su tutto il comparto ICT e dell’elettronica di consumo italiano, con un calo particolarmente accentuato dell'hardware (-5,1%), che mai era stato così visibile. In questo contesto il decreto ministeriale rappresenta un vero e proprio colpo basso, non solo per il settore, ma per il mercato in generale: di fatto è una tassa sull'Innovazione, l'ennesima dimostrazione che il  Governo non la reputa un asset prioritario per la ripresa del sistema Paese", è il commento di Giorgio Rapari, Presidente della Commissione Innovazione tecnologica e Sviluppo d'Impresa di Confcommercio e di Assintel al Decreto ministeriale  (DM 30 dicembre 2009) che stabilisce un notevole incremento delle quote che i produttori e gli importatori di beni tecnologici dotati di memoria dovranno versare alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) a titolo di compenso per copia privata.

 

“Non si è tenuto conto -  continua il presidente della Commissione Innovazione di Confcommercio- del rischio di danneggiare un mercato capillarmente diffuso presso i consumatori di ogni strato sociale, e di compromettere l’occupazione di migliaia di addetti. Inoltre la quota di compenso è stata determinata in misura elevata e progressiva sulla capacità di registrazione delle memorie anziché sul loro prezzo di vendita come richiesto da ANDEC, l’Associazione Confcommercio di produttori e importatori di elettronica civile, senza considerare i trend tecnologici che vanno verso un’estensione della disponibilità di memoria a prezzi sempre più contenuti. Il consumatore si potrà trovare altresì a dover pagare i compensi su contenuti digitali regolarmente acquisiti, sull’apparecchio stesso e sui relativi supporti, indipendentemente dalla effettiva utilizzazione che ne farà”.

 

Infine – sottolinea Rapari - nonostante le ripetute richieste, Confcommercio non è stata ammessa a far parte del Comitato Diritto d’Autore, pur rappresentando una grande percentuale delle aziende produttrici, importatrici  e distributrici di prodotti high-tech.

 

 

 

 

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