Erboristi: "dal Tg1 disprezzo delle regole dell'informazione"

Erboristi: "dal Tg1 disprezzo delle regole dell'informazione"

La Fei sottolinea che nel servizio trasmesso dal TG1 delle 20 del 28 marzo sulle tisane al finocchio "si è asserita l' assoluta tossicità delle tisane a base di semi di finocchio". "Un servizio approssimativo e senza contradditorio con veri esperti".

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6 aprile 2011

La Federazione degli Erboristi Italiani, "risponde" con una nota inviata al direttore del Tg1, Minziolini, al servizio trasmesso dal telegiornale delle 20 del 28 marzo a firma Laura Cason sulle tisane al finocchio. "Nel più totale disprezzo delle regole di una corretta informazione - sottolinea la Fei - si è asserita l'assoluta tossicità delle tisane a base di semi di finocchio delle quali se ne è sconsigliato l'uso stante i presunti rischi per la salute di neonati e donne in gravidanza". "Il servizio in questione - prosegue la nota - ha presentato in modo strumentale e con interviste a esperti tagliate a tale fine, uno studio volto a valutare i livelli di esposizione all'estragolo assunto attraverso tisane derivate da semi di finocchio, come una prova certa della tossicità delle stesse tisane. Ricordiamo che lo studio in questione non dimostra in alcun modo la presunta pericolosità delle tisane e che i dati di tossicità dell'estragolo riferiti nel suddetto studio si riferiscono a studi condotti sulla sostanza chimica, pura ed isolata e non all' estragolo contenuto naturalmente, insieme a molti altri componenti chimici, in numerose piante e loro parti così come nei semi di finocchio". "Come più volte dimostrato - osserva la Federazione degli Erboristi - l'effetto riferito al singolo componente chimico di origine sintetica non si riproduce quando lo stesso componente ènaturalmente presente all'interno di un derivato vegetale e questo proprio in ragione della presenza degli altri componenti di quello che è definito come il fitocomplesso. Per quanto riguarda proprio l'estragolo è utile inoltre ricordare che mentre i ricercatori dell'INRAN ritengono elevata a fini della sicurezza per il consumatore una concentrazione di 2058 mg/litro, le autorità sanitarie europee attraverso la normativa relativa agli aromi e ad alcuni ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti destinati a essere utilizzati negli e sugli alimenti (Regolamento 1334/2008/CE) ammettono per questa stessa sostanza, chimicamente pura, una concentrazione di impiego di ben 5 volte superiore nelle bevande analcoliche (10 mg/kg) e 25 volte superiore nei prodotti a base di latte". "Con lo stesso principio - si legge ancora nella nota - nessuna precauzione o avvertenza è stata imposta dalle Autorità preposte per l'assunzione di alimenti che contengono sostanze chimicamente simili all'estragolo. Stiamo parlando dell'anice, del basilico, della cannella, del dragoncello, dei chiodi di garofano, della noce moscata, del pimento, del prezzemolo oltre che arance e banane". "Le notizie diffuse dai media - concklude la Fei - raggiungono una moltitudine di persone che non sempre sono in grado di discernere circa la correttezza o meno delle stesse e se mettono in cattiva luce un settore ed i relativi prodotti possono determinare gravi danni dei quali i responsabili della diffusione devono rispondere".

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