Estate positiva per il turismo teatino

Estate positiva per il turismo teatino

Strutture turistiche di Chieti e provincia piene nell'estate che si avvia a concludersi, con un incremento delle presenze del 10% rispetto allo scorso anno. Confcommercio si dice soddisfatta e suggerisce di puntare, per il futuro, sui mesi di giugno e settembre.

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7 settembre 2015

Un incremento delle presenze di vacanzieri, in alberghi e nelle strutture turistiche di Chieti e provincia, quantificato, in media, in un 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con un fatturato in crescita di circa il 5%. Confcommercio traccia un bilancio della stagione estiva che volge al termine con un sondaggio a campione effettuato sul territorio. "Ci siamo mossi da soli in quanto la Regione, da anni, non fornisce - spiega Marisa Tiberio, presidente diConfcommercio Chieti - i dati statistici ufficiali di fine stagione sui flussi turistici in entrata e sulla relativa provenienza dei vacanzieri. Inoltre non conosciamo i flussi extralberghieri, ovvero in affittacamere e strutture simili, che muovono un volume di affari quasi pari agli alberghi". Nel dettaglio sono state interpellate 32 imprese turistiche della provincia, tra alberghi e stabilimenti balneari, per capire come sia andata la stagione. "Il caldo ha favorito le presenze che sono rimaste costanti per tutta l'estate ma, ovviamente, i ristretti budget delle famiglie - afferma Tiberio - non hanno consentito i ricavi sperati, necessari, di contro, a combattere una crisi che si fa sentire ovunque". Anche perché, ricorda Confcommercio, i prezzi applicati dalle imprese turistiche locali sono congelati da tempo e molto concorrenziali tra loro proprio per raddrizzare un mercato in sofferenza. "I prezzi sono rimasti blindati da anni ed è quindi difficile fare margini di utili sufficienti quanto meno a contrastare le gravissime problematiche economiche che stiamo soffrendo. Malgrado tutto - aggiunge Tiberio - il nostro territorio ha confermato, anche quest'anno, tutto il suo fascino dal punto di vista turistico ed è chiaro che bisogna credere di più nelle potenzialità vacanziere di Chieti e provincia". I turisti che raggiungono il comprensorio continuano a preferire il mare, dove si concentra il piccolo aumento di presenze riscontrato nel confronto con la passata stagione estiva. Non a caso sia l'incremento di turisti del 10%, sia il piccolissimo balzo in avanti del 5% del fatturato, riguarda indistintamente gli alberghi e gli stabilimenti balneari. La montagna è andata benino con un aumento delle presenze che, però, è stato quantificato in un paio di punti percentuale. "Sono piaciuti in particolare - conferma Tiberio - i prezzi concorrenziali rivolti ai gruppi ed alle comitive che hanno scelto di trascorrere alcuni giorni di vacanza sulle nostre montagne". Per il futuro la parola d'ordine di Confcommercio è destagionalizzare l'offerta turistica puntando sul mercato di giugno e settembre. "Ad esempio per settembre, quando gli alberghi sono vuoti per il 50, 60% si può pensare, tutti insieme, enti pubblici e privati, a reclamizzare le nostre bellezze turistiche facendo sapere che si può visitare la provincia di Chieti a prezzi convenientissimi. Ci sono stati segnalati frequenti casi di pernotti in albergo anche di un solo giorno rispetto al tradizionale week-end lungo di tre giorni o a quello classico di due giorni. In questi casi - sottolinea Tiberio - i margini di guadagno per gli operatori sono veramente ristretti e quindi si può tentare di implementare l'offerta in questo periodo dell'estate".

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