FATTURATO IN CALO PER IL TURISMO CONGRESSUALE

FATTURATO IN CALO PER IL TURISMO CONGRESSUALE

D:26-10-2005 P:03 T:Un ponte da un miliardo e mezzo di euro

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26 ottobre 2005
Fatturato in calo per il turismo congressuale

Fatturato in calo per il turismo congressuale

 

Fatturato in leggera flessione, -2,3% rispetto ai 22.5 milisrdi di euro del 2004, per il turismo congressuale italiano nei primi sei mesi dell'anno, anche se cresce il numero di incontri e di presenze. Questo il quadro emerso a Firenze dove sono stati presentati i dati del rapporto del turismo congressuale italiano nell'ambito di BTC International. Ed anche se gli incontri congressuali sono stati 64.946 (+1,26%) con 12.267 partecipanti (+4,65%) cala del 3,6% il numero di giorni di presenze.

Tra le mete preferite, le città metropolitane e quelle d'arte, che avanzano del 17,35% a scapito di tutte le altre sedi; -9,71% quelle marine, -12,9% le altre località turistiche. A crescere sono soprattutto gli incontri di ridotte dimensioni nella fascia tra i 100 e 300 partecipanti. Tra la clientela congressuale spicca la buona performance delle imprese (+4,02%) insieme alle associazioni scientifiche (+2,67%). Le sedi che hanno maggiormente ampliato le proprie quote di mercato sono le dimore storiche (+24%) e i palazzi dei congressi (+25,3%) a scapito degli alberghi che subiscono un ridimensionamento del 21,6%.

Nell'ambito della manifestazione il presidente di Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, ha sottolineato che "la deducibilità dell'Iva è l'unica strada in grado di dare ossigeno al settore del turismo congressuale in Italia. Può essere sia parziale che totale, ma è necessario che il provvedimento, già presentato in finanziaria, diventi rapidamente operativo".

 

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