Fedagromercati: “nel decreto luci e ombre”

Fedagromercati: “nel decreto luci e ombre”

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23 marzo 2021

Un primo passo, anche se non basta. Fedagromercati da una parte si dice soddisfatta per l’eliminazione del criterio dei codici Ateco, che “rischiava di escludere dal supporto del governo alcune categorie di imprese. Le risorse però devono arrivare quanto prima per rilanciare la rete imprenditoriale italiana, e di conseguenza anche i consumi, ma bisogna anche rafforzare gli stanziamenti per coinvolgere le aziende più piccole, sia dell’agroalimentare sia degli altri comparti”. Dall’altra però la Federazione lamenta l’esclusione del commercio ortofrutticolo dall’esonero del contributivo previdenziale, previsto per l’agricoltura e per l’ingrosso di altri prodotti come le sementi e fiori e piante, ma non per l’ortofrutta.

“Il perché di questa decisione – dice il presidente Valentino Di Pisa - non si spiega. Il nostro settore è un anello imprescindibile per la filiera e per il nostro Paese, e per moltissimi motivi: dalla sostenibilità al valore delle nostre produzioni, dalle competenze tecniche delle nostre aziende all’importanza del Made in Italy, dalla ricchezza della biodiversità italiana all’importanza della dieta mediterranea”.

Fedagromercati  si augura infine che con l’ampliamento a 300 milioni del fondo a favore del Mipaaf, previsto dall’articolo 39 del decreto, “si possano prevedere risorse a favore del sistema dei mercati all’ingrosso in quanto piattaforme logistico distributive al servizio della produzione e dei consumatori per la valorizzazione di tutta la filiera e delle nostre produzioni”.

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