Federalberghi: "Misure sugli affitti e sui lavoratori stagionali"

Federalberghi: "Misure sugli affitti e sui lavoratori stagionali"

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17 marzo 2020

Aiuti alle imprese, misure sugli affitti e sui lavoratori stagionali: sono alcuni dei punti dolenti che riguardano il turismo e che, secondo il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, non sono stati affrontati adeguatamente nel decreto approvato ieri in Cdm. "Il decreto di ieri è un passo avanti ma con luci e ombre: il momento che tu metti in quarantena un paese e fermi tutte le imprese, i 25 miliardi stanziati servono a mala pena per le casse integrazioni e poi sono finiti i soldi. La Germania ne ha messi 500... Il momento che blocchi le frontiere gli alberghi devono chiudere e non c'è più la materia prima cioè e i clienti. Hanno affrontato il tema della cassa integrazione ma aiuti alle imprese zero. Se tu non fai interventi sulle imprese e stacchi l'interruttore, quando riaccendi la luce non trovi più nessuno, ci saranno morti e feriti anche tra le imprese". "Abbiamo apprezzato il ritorno dei voucher - spiega - ma ad esempio è stato ignorato il grave problema degli affitti. Il 40% degli alberghi italiani è in gestione e se un albergo è chiuso, non può pagare l'affitto e si hanno migliaia di contenziosi. Anche il credito di imposta vale per gli immobili C1 che sono dedicati al commercio ma si sono dimenticato i B2 che sono gli alberghi, se un albergo è chiuso ha lo stesso problema di un negozio". "Gli alberghi stagionali, se questa crisi dovesse andare avanti ritarderanno le aperture e alcuni non apriranno proprio. Sarà necessario chiarire l'operatività della norma, soprattutto in riferimento ai circa cinquecentomila lavoratori del turismo che in un anno normale sarebbero stati assunti tra marzo e luglio e che quest'anno corrono seriamente il rischio di restare a spasso e ovviamente non sono coperti da cassa integrazione" aggiunge. "Capisco le difficoltà di un ministro che viene tirato per la giacchetta da tutte le parti, ma il turismo in questo momento è davvero il più colpito e bisognoso di sostegno. Chi produce merce, se non la vende oggi ha la speranza di venderla domani. Quanto a noi il fatturato che perdiamo oggi, non lo recuperiamo più. Le camere d'albergo sono la merce più deperibile del mondo. Appena arriva mezzanotte e uno, per noi è finito il gioco". " A questo punto secondo il presidente degli albergatori è importantissimo vedere cosa ci sarà scritto nel decreto crescita di aprile: "Per noi è determinante che ci sia un bonus fiscale per gli italiani che faranno le vacanze in italia, dobbiamo spingere e convincere i connazionali a rimanere qui e a comprare italiano. Oggi dobbiamo "lavarci i panni a casa nostra", non dobbiamo avere paura di infrazioni e veti su aiuti di Stato e tutte queste storie. La chiusura delle frontiere europee è un segnale chiaro". "La situazione - continua Bocca - non si risolverà così presto, se come sembra quest'emergenza durerà tutto il mese di aprile, l'estate turistica la vedo complicata. Oltre tutto è un tema che riguarda ormai tutto il mondo, l'Italia magari ne uscirà prima ma poi ci saranno tutti gli altri Paesi. Non vedo margini per il mercato estero. L'unica cosa che possiamo fare è cercare di compensare le perdite con il mercato interno. Se i connazionali rimarranno in Italia quest'estate, come credo e spero, ci potrebbe essere una speranza per le destinazioni mare e compensare in parte il calo. Ma se penso a quelle che sono le destinazioni "internazionali", che sono quelle che negli ultimi anni hanno performato meglio, non riesco a vedere una possibilità di ripresa né per quest'estate né per tutto l'anno. Poi ricordiamoci che l'Italia vive di turismo straniero ma soprattutto di turismo americano. E come abbiamo detto tante volte i turisti si contano ma si pesano anche. Il fatturato non si fa con le presenze ma con gli incassi. Lo stop del turismo americano avrà conseguenze enormi e metterà in difficoltà tutto il settore. Parliamo di più di 14 milioni e mezzo di arrivi l'anno ma se poi li trasformiamo in soldi è davvero tanta roba. In termini di incassi pesano più di ogni altra nazione...". 

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