Federalberghi: "basta abusivi, 30% delle presenze non rilevate"

Federalberghi: "basta abusivi, 30% delle presenze non rilevate"

Il presidente Bocca: "non confondiamo messaggi elettorali con messaggi reali: se questo Paese deve vivere di turismo tutti devono pagare le tasse e in pochi mesi il turismo potrà 'restituire' moltiplicati tutti gli investimenti fatti dal governo".

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22 novembre 2016

"Bisogna dirsi la verità. Quando  parliamo dei dati del turismo italiano di cosa parliamo?  Parliamo delle presenze reali oppure includiamo anche il sommerso? C'è un abusivismo nel nostro Paese che noi continuiamo  a ignorare: ci sono un 20-30% di presenze non rilevate". A lanciare l'allarme il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, durante il convegno "Strategie e risorse per il turismo", a cura dell'Osservatorio Parlamentare per il Turismo. "Il Salento quest'estate è stato la zona clou d'Italia. Non c'erano parcheggi, le spiagge erano piene, non c'era posto nei ristoranti. Eppure si rilevava solo +0,7% delle presenze quando i dati veri a mio giudizio erano di più del 20%. E perché? Perché lì ci sono 6500 bed and breakfast di cui 3500 abusivi. Per questo siamo assolutamente a favore della norma della manovra che riguarda Airbnb e affitti brevi. Non si tratta di mettere nuove tasse ma semplicemente e doverosamente far applicare quelle che già ci sono. E non si può nemmeno parlare, come si sta facendo in questi giorni, del fatto che Airbnb è un integrazione del reddito delle famiglie meno abbienti. Chi, come accade sul portale, commercializza più di 300 appartamenti non sta integrando il reddito e non è poco abbiente: ha una vera impresa senza pagare le tasse. Non confondiamo messaggi elettorali con messaggi reali: se questo Paese deve vivere di turismo tutti devono pagare le tasse e in pochi mesi il turismo potrà "restituire" moltiplicati tutti gli investimenti fatti dal governo". Infine Bocca has sottolineato anche il problema della sicurezza ("non possiamo accogliere degli stranieri "non tracciati" nelle  case, potrebbero anche essere dei terroristi"), dei trasporti ("la vera forza delle destinazioni turistiche è spesso il fatto che ci si arriva facilmente, penso ai charter per Sharm") e infine dei visti ("è possibile che un iraniano debba spettare 25  giorni per avere i documenti per il nostro Paese?").

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