Federalberghi: "Serve graduale ritorno alla normalita'"

Federalberghi: "Serve graduale ritorno alla normalita'"

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14 luglio 2020

 

Immaginare che il Consiglio dei ministri dica che l'emergenza Covid termina a fine luglio "sarebbe una notizia positiva e inaspettata, ma certamente non risolleverebbe le sorti del turismo". E' quanto afferma Alessandro Nucara, direttore generale di Federalberghi, che osserva: "Preso atto del fatto che molto probabilmente lo stato di emergenza sara' prorogato e' importante che, considerando che il livello di rischio si e' abbassato, senza mollare tutti gli ormeggi si continui gradualmente a restituire margini di movimento alle imprese".

Nucara pensa ad esempio alla circostanza che si possano rimettere i trolley nelle cappelliere degli aerei dopo che e' stato consentito di viaggiare fianco a fianco: "Una circostanza che aiuterebbe le persone che vogliono viaggiare - spiega - poi certo c'e' l'obbligo della mascherina, ma e' un piccolo disagio che si e' disposti ad accettare visto che quell'aereo può portare 100 persone invece di 50. E viene anche da dire che se si può stare due ore seduti fianco a fianco a uno sconosciuto in aereo lo si può' fare anche al ristorante oppure in spiaggia".

L'importante, insiste il direttore generale di Federalberghi, "e' che una volta imboccata la strada del ritorno alla normalità, questo avvenga in tempi il più possibile veloci, senza comunque trascurare le raccomandazioni che arrivano dagli scienziati". Per Nucara "c'e' un impatto psicologico nel dichiarare che lo stato di emergenza continua, soprattutto verso i Paesi stranieri, ma resta il fatto che la gran parte dell'anno e' stata compromessa e che il dire oggi che l'emergenza e' finita non attirerebbe come d'incanto i turisti qui da noi".

Continuano a influire una serie di fattori, prosegue nella sua analisi, ma certo si potrebbe parlare di graduale ritorno alla normalita' riaprendo ad esempio agli eventi: "Uno per tutto il grande meeting di Rimini di fine agosto - argomenta Nucara - che quest'anno forse si farà in forma ibrida, in gran parte a distanza. Una boccata d'ossigeno potrebbe arrivare dal gran premio del Mugello a settembre, che se riaperto sarebbe un buon segnale anche in termini di visibilita' internazionale. Per far vedere all'estero che l'Italia inizia a ripartire".

Ma come e' la situazione oggi nelle strutture alberghiere d'Italia? "Nel consuntivo di giugno rilasciato qualche giorno fa - racconta - abbiamo calcolato l'80% in meno di presenze, mentre a luglio c'e' qualche piccolo segnale di ripresa ma solo nei weekend e nelle localita' di vacanza, quindi mare, montagna, laghi e terme. Ma non nelle citta' e nelle citta' d'arte". E spiega: "Gli stranieri continuano a mancare pressoche' integralmente, qualche turista tedesco c'e' ma davvero pochi. E tra gli italiani continua a pesare l'effetto della cassa integrazione, delle ferie consumate, dell'incertezza economica, degli eventi annullati e di tutta una serie di circostanze che fanno si' che anche gli italiani siano molti di meno rispetto agli anni precedenti". Insomma, mancano quasi del tutto gli stranieri e gli italiani sono in forte calo "e il risultato anche sul mercato della vacanza e' sotto il 50%". 

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