FEDERALBERGHI: NEL 2004 FORTE CALO DEL FATTURATO ALBERGHIERO

FEDERALBERGHI: NEL 2004 FORTE CALO DEL FATTURATO ALBERGHIERO

D:12-11-2004 P.01 T:TURISMO IN AFFANNO, ALTRO CHE TASSA DI SOGGIORNO...

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12 novembre 2004
Federalberghi: nel 2004 forte calo del fatturato alberghiero

Federalberghi: nel 2004 forte calo del fatturato alberghiero

 

"Il 2004 ha riservato pessime sorprese all'economia italiana sul fronte turistico ed ha sicuramente registrato un segno rosso sui bilanci di molti alberghi, come non accadeva da almeno 5 anni". È il commento di Bernabò Bocca, presidente della Federalberghi-Confturismo, alla lettura dei primi risultati a consuntivo elaborati dall'Osservatorio Turistico-Alberghiero della Federazione, illustrati a Genova nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2004 di Tecnhotel-Hospitality.

"Nel solo trimestre estivo – ha specificato Bocca - gli alberghi hanno registrato 2,5 milioni in meno di pernottamenti degli italiani e circa 2 milioni in meno di pernottamenti dei tedeschi, per una perdita di fatturato quantificabile in almeno 500 milioni di euro solo per il comparto alberghiero. Se consideriamo poi che della spesa compiuta dal turista solo il 30% è destinato all'albergo, è facile dedurre che a livello consolidato la flessione del giro economico determinato dai turisti italiani e tedeschi durante solo i mesi di giugno, luglio ed agosto è stimabile in 1,7 miliardi di euro. Questo significa che, oltre ad aver perso entrate dirette a causa della diminuzione di turisti, gli albergatori italiani per contenere ulteriori perdite hanno operato ai più bassi regimi tariffari per frenare la tendenza al ribasso della domanda".

Tra le tipologie, quelle che hanno fatto segnare le perdite maggiori sono state le località marine con un -4,7% (frutto di un -3,7% di italiani ed un -6,7% di stranieri), le città d'affari con un -1,6% (frutto di un -4,5% di uomini d'affari stranieri) e le località montane con circa un -1% (interamente imputabile alla perdita del 5,1% di italiani).

"Non è vero – ha aggiunto Bocca - che gli italiani siano andati di più all'estero perché l'Italia è cara e gli alberghi sono meno competitivi La prova inconfutabile si ricava dai dati della bilancia valutaria dell'Ufficio Italiani Cambi che indicano una diminuzione di spesa turistica all'estero degli italiani per il 17,3% a giugno e per l'11,1% per luglio. Dai dati dell'Inail, infine, si deduce che nei primi 10 mesi del 2004, raffrontati ai primi 10 mesi del 2003 ci sia stata una diminuzione di contratti di assunzione in alberghi e ristoranti dell'11%, con una flessione di oltre 83 mila contratti".

"Insomma – ha concluso il presidente di Federalberghi - la situazione del turismo italiano, settore di cui tutti i politici parlano con entusiasmo, riconoscendone la strategica importanza economica, ma che poi non si concretizza mai in atti legislativi o fiscali concreti, è una situazione dai contorni davvero preoccupanti, che rischia, se non tempestivamente supportata, di degenerare.

 

 

 


 

 

 

 

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