Da Federalberghi petizione al Governo: "salvate il turismo"

Da Federalberghi petizione al Governo: "salvate il turismo"

L'Assemblea generale della Federazione chiede di "intervenire con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi".

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26 gennaio 2021

L'Assemblea generale di Federalberghi ha approvato una petizione al presidente Conte e ai ministri Franceschini, Gualtieri e Patuanelli per sollecitare il Governo italiano a "intervenire con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi". Anche singoli imprenditori, lavoratori e cittadini possono aggiungere la propria firma con una sottoscrizione online sulla piattaforma change.org.

Il presidente Bernabò Bocca, dopo aver sottolineato "l'importanza che il turismo riveste per l'economia italiana, rammenta i danni devastanti subiti dalle strutture ricettive a causa della pandemia, con una perdita di flussi turistici e di fatturato superiore al 50%", elenca gli interventi principali richiesti dagli albergatori:

  • riconoscimento di ristori efficaci, che ristabiliscano equità per l'anno 2020 ed accompagnino le imprese anche nei mesi a venire;
  • interventi sulla liquidità (proroga delle rate dei mutui e concessione di prestiti ventennali);
  • esonero per il 2021 dal pagamento delle imposte (in primis Imu, Tari e canone Rai);
  • sostegno alle imprese in affitto per il pagamento del canone di locazione;
  • riduzione dell'aliquota Iva al 5% in analogia con quanto avvenuto in altri Paesi europei;
  • riconoscimento di sgravi contributivi per le imprese che richiamano in servizio il personale;
  • sostegno al reddito per i lavoratori che rimangono disoccupati o sospesi".

Bocca evidenzia poi "la necessità di far pressione sulla Commissione Europea per chiedere l'aggiornamento delle disposizioni comunitarie che disciplinano gli aiuti di stato a sostegno dell'economia durante la pandemia (il cosiddetto "temporary framework"), al fine di aumentare l'intensità degli aiuti che è possibile erogare a ciascuna impresa e di ampliare il periodo di applicabilità, che in assenza di una proroga si concluderà il 30 giugno prossimo". "Il documento - conclude Bocca - richiede anche incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive, che al termine della crisi dovranno confrontarsi con un'agguerrita concorrenza internazionale".

 

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