Federauto: "Una spinta alla riduzione di CO2"

Federauto: "Una spinta alla riduzione di CO2"

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3 gennaio 2020

Il nuovo anno "si apre all'insegna di una spinta alla riduzione di C02". Questo il commento di Federauto ai dati sulle immatricolazioni auto. "La crescita di dicembre - dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto la Federazione dei concessionari auto - è da imputare sia all'effetto calendario, in quanto il mese ha potuto godere di una giornata lavorativa in più rispetto a dicembre 2018, sia all'effetto CO2 che ha portato ad anticipare, soprattutto tramite il canale auto-immatricolazioni e noleggio, le vendite di veicoli con livelli più elevati di biossido di carbonio considerato che da quest'anno diventa stringente (al 95%) il rispetto del limite dei 95 g/km sull'immatricolato di ciascun costruttore". "Con il nuovo anno si apre una fase delicata per il settore automotive - continua De Stefani Cosentino - soprattutto in relazione alla normativa europea sulle emissioni dei veicoli. Nelle reti di vendita c’è grande sensibilità sul tema e sull'impatto che il rispetto dei parametri di CO2 avrà sulle immatricolazioni del 2020. Si prevedono, infatti, severe politiche commerciali sui dealer per assorbire i gravosi impegni delle Case nell'adeguamento ai vincoli europei sul contenimento delle emissioni di CO2".  "L'anno appena concluso - prosegue De Stefani Cosentino - ha visto il non completo utilizzo del fondo ministeriale relativo all'Ecobonus 2019 per incentivare (nel triennio 2019-2021) l'acquisto di veicoli a ridotte emissioni, e la modifica, inserita nell'ultima legge di bilancio, della tassazione sulle auto aziendali in fringe benefit, relativamente alla quale abbiamo neutralizzato gli effetti negativi sul mercato rispetto ad una versione originaria formulata dal Governo eccessivamente penalizzante per gli operatori". "Ribadiamo - conclude De Stefani - che la messa in atto di provvedimenti non adeguatamente inquadrati in una logica di transizione verso una mobilità sostenibile non consente di raggiungere gli obiettivi prefissati ma addirittura di rallentare ulteriormente il rinnovo del parco, senza benefici ambientali. Nell'ottica dello sviluppo delle vendite di veicoli elettrici ed ibridi, riteniamo necessario correggere l'attuale sistema di ecobonus. L'auspicio è che nei Gruppi di lavoro del Tavolo Automotive, che il MISE si appresta a convocare nelle prossime settimane per approfondire gli aspetti relativi al sostegno della domanda, dell'offerta di mobilità e per lo sviluppo delle infrastrutture, si possa affrontare con maggiore pragmatismo e visione comune il passaggio verso la nuova mobilità.

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