Federcarni tra Assemblea e... Olimpiadi

Federcarni tra Assemblea e... Olimpiadi

A Bastia Umbra si è svolta l'assemblea nazionale di Federcarni. Un evento che ha poi avuto un'appendice davvero particolare: la prima Olimpiade del gastronomo delle carni, organizzata nell'ambito di Agriumbria da Federcarni Perugia.

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9 aprile 2013

 

A Bastia Umbra si è svolta l'assemblea nazionale di Federcarni. Un evento che ha poi avuto un'appendice davvero particolare:  la prima Olimpiade del gastronomo delle carni, organizzata nell'ambito di Agriumbria da Federcarni Perugia.  Cinque le squadre finaliste, provenienti da Arezzo, Bari, Bisceglie, Latina e Lodi (vincitori della competizione), composte ciascuna da tre professionisti del settore. Tutti i preparati nel corso della gara andranno alla Caritas per le famiglie bisognose. "Siamo molto soddisfatti per il successo di questa nostra iniziativa - dice Paolo Roselletti, presidente Federcarni della provincia di Perugia-Confcommercio. "L'idea di una competizione che unisse contenuti professionali a quelli più semplicemente spettacolari e' nata nel corso delle numerose riunioni che abbiano organizzato nell'ultimo anno in tutta la provincia con i colleghi macellai. Abbiamo avvertito infatti la necessità di creare l'occasione per far conoscere meglio la nostra professione e, soprattutto, le garanzie che e' in grado di dare al consumatore in termini di qualità del prodotto, di varietà dell'offerta, pensata per un consumatore sempre più esigente ma con sempre meno tempo a disposizione". "La nostra professione non si improvvisa - aggiunge Lucio Tabarrini, vicepresidente Federcarni. "Richiede competenze teoriche e tecniche molto specifiche, che abbiamo voluto mettere in vetrina con la nostra Olimpiade del gastronomo delle carni. Il nostro obiettivo era di far vedere concretamente al consumatore cosa è in grado di offrire oggi il gastronomo delle carni: un professionista capace di fare anche consulenza ed educazione alla corretta alimentazione. Anche su questo fronte ci stiamo impegnando molto: siamo andati nelle scuole per spiegare ai bambini, in modo semplice e diretto, quali sono le caratteristiche e le qualità dei prodotti che trovano nel piatto. Anche nell'ambito di Agriumbria abbiamo incontrato alcune scolaresche. Nei bambini c'è curiosità e vero interesse. Noi ci auguriamo di poter contribuire, in piccola parte, a farli crescere come consumatori sempre più consapevoli".

 

 

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