Il presidente Borghi: "Abbiamo evitato il rischio di una proliferazione selvaggia di sconti in un momento molto complesso per il retail".

A seguito di erronee ed errate informazioni circolate il 3 ottobre sui media a mezzo stampa e tv su "Sei settimane di mega saldi sulla merce invenduta", "Due mesi di saldi e vendite sottocosto", ecc., Federazione Moda Italia informa che è riuscita a far ritirare, nel corso della seduta serale della Commissione del Senato del 2 ottobre sul provvedimento di conversione del "Decreto Agosto", l'emendamento 59.0.29 a firma dei Senatori del Movimento 5 Stelle, Vaccaro, Puglia e Romano, volto a liberalizzare le vendite di liquidazione. Il ritiro dell'emendamento è stato possibile grazie ad un'azione sinergica tra Federazione Moda Italia e Confcommercio, culminata con l'intervento del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Per il Presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi: "Abbiamo evitato il rischio di una proliferazione selvaggia di sconti in un momento molto complesso per il retail. Non sarebbe tollerabile vedere tappezzate le nostre strade, in un mercato già in asfissia di consumi, scritte del genere 'fuori tutto', 'liquidazione totale', 'svendita totale' o 'svuota tutto', ecc. ecc. senza alcun presupposto per l'effettuazione di tali vendite e a vantaggio unilaterale di alcune tipologie distributive e a discapito di quelle maggiormente rappresentate sull'intero territorio nazionale".

"È fondamentale - ha osservato Borghi - che le liquidazioni siano considerate modalità di vendita eccezionali e che, per impedirne abusi e fenomeni di concorrenza sleale, possano svolgersi solo in pochissime e regolamentate occasioni lungo la vita dell’esercizio commerciale, come nel caso di cessazione dell’attività, cessione d’azienda; rinnovo locali o trasferimento in altra sede".