Federpreziosi e Assocoral chiedono interventi a sostegno del settore orafo

Federpreziosi e Assocoral chiedono interventi a sostegno del settore orafo

Tracciabilità, limiti all'uso del contante e ora incertezze da parte degli Istituti di credito. Il commercio con l'estero di preziosi continua ad essere fortemente penalizzato.

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14 novembre 2014

 

"In un momento delicato per la domanda del mercato interno diventa più che mai importante essere in grado di non perdere alcuna opportunità di lavorare con quei mercati che già sono  e che sempre più saranno destinatari privilegiati delle esportazioni italiane. Al di là  delle ben note problematiche legate alla disposizioni legislative su tracciabilità e limitazione sull'uso dei contanti, da qualche tempo i nostri operatori grossisti ci segnalano la posizione di alcune banche in tema di operazioni con soggetti esteri, posizioni che mettono in seria difficoltà gli operatori del settore orafo". La necessità di una maggiore chiarezza da parte del sistema bancario è oggetto dell'intervento del  presidente di Federpreziosi  Giuseppe Aqullino al seminario sul tema "Il commercio con l'estero di preziosi: limiti e deroghe all'uso del contante" che Assocoral, in collaborazione con Federpreziosi Confcommercio e con il patrocinio del Comune di Torre del Greco, del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata e di Fiera di Vicenza, organizza il 19 novembre prossimo presso il Circolo Nautico di Torre del Greco . "Il seminario - spiega il presidente di Assocoral Tommaso Mazza – rientra nel quadro delle  iniziative finalizzate alla tutela e alla valorizzazione del corallo, dei cammei e dei gioielli, in una prospettiva di rilancio socio-economico dell'intero comparto produttivo nazionale dei preziosi. Con questo incontro vogliamo discutere sulle possibilità di concessione di una deroga all'attuale limite legislativo del pagamento in contanti. Siamo convinti  che qualche risultato possa essere ottenuto, considerando anche che già altri operatori (dettaglianti ed operatori del settore turistico), hanno raggiunto l'obiettivo presentato valide argomentazioni a difesa dei settori nei quali operano". Per quanto riguarda il commercio all'ingrosso di preziosi, il decreto "Salva Italia" del 2011 che ha ridotto da 2.500 a 1.000 la soglia dei pagamenti in contanti  ignora alcune peculiarità del settore. "Parliamo di compra-vendita di beni facilmente trasportabili e di elevato valore" ricorda il  presidente Mazza "che sono spesso già pronti per la consegna, molte volte acquistati su spinte "emozionali" e non con una programmazione specifica, come avviene per altri settori, da parte di operatori stranieri che entrano nel nostro Paese dichiarando regolarmente la valuta  (max 10.000 Euro) e che intendono rientrare in sede con quanto acquistato". Nell'attività di vendita all'ingrosso di oreficeria è una prassi abbastanza diffusa che gli operatori extra UE  effettuino gli acquisti presso la sede del grossista con pagamento in contanti. E ciò avviene  sia per  la necessità del venditore di avere la certezza che il cliente effettui con rimessa diretta il pagamento della merce acquistata sia per la  necessità del cliente di portare con sé la merce evitando costose e rischiose spedizioni. Per il rispetto dei limiti all'uso del contante previsti dal Decreto Legislativo 21 novembre 2007 n. 231 e  successive modificazioni,  il grossista procede all'incasso del contante a saldo della fornitura operando per il tramite di una banca che, ai fini delle norme antiriciclaggio, riconosce e censisce il cliente, accreditando  successivamente sul conto corrente dell'operatore italiano. Dalle recenti segnalazioni di grossisti e produttori associati a Federpreziosi risulta che questa operatività, sin qui sempre garantita dalla banca, è stata sospesa negli ultimi mesi dalle direzioni centrali di alcuni Istituti di credito che rifiutano l'autorizzazione a tali operazioni fornendo risposte interlocutorie, tra cui quella di  non essere interessati in quanto vengono considerate non remunerative e, inoltre, rivestono un carattere particolarmente delicato poiché in alcuni casi possono comportare, a loro dire, risvolti a carattere penale. A titolo esemplificativo: nella pratica, un addetto dell'azienda debitamente registrato accompagna i clienti presso la banca, dove vengono espletate tutte le pratiche burocratiche del caso, tra cui  la firma di numerosi moduli (peraltro rigorosamente in italiano), la presentazione dei documenti di importazione valuta regolarmente emessi dalla dogana di entrata, passaporto, fattura in originale. La banca procede al censimento del cliente con indicazione di rischio basso, medio o alto.  Il cliente, quindi, dopo aver seguito la lunga prassi burocratica   potrebbe scoprire di essere rifiutato (prima lo era solo colui con rischio alto  ma  ora si è rifiutati  anche  con rischio medio). Il versamento dei contanti non viene accettato,  mentre lo è un bonifico del medesimo cliente. "Per Federpreziosi Confcommercio, come organizzazione di rappresentanza  che riunisce anche produttori e distributori all'ingrosso" ribadisce il presidente Aquilino " è un preciso impegno intervenire affinché le problematiche trovino i giusti interlocutori e rapide soluzioni, offrendo il massimo supporto ad Assocoral, con la quale sottoscriveremo un protocollo d'intesa che sancirà l'ulteriore rafforzamento della nostra collaborazione".

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