Federpreziosi: "Severa la decisione dell'Agcm sui diamanti da investimento"
Federpreziosi: "Severa la decisione dell'Agcm sui diamanti da investimento"
Preannunciate alla fine di settembre 2017, sono state rese note in un comunicato stampa datato 30 ottobre le conclusioni dell'AGCM - Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato sulle pratiche commerciali di alcuni importanti operatori italiani nel campo degli investimenti finanziari nella vendita di diamanti proposti come beni di investimento attraverso gli istituti bancari. Il comunicato titola "Diamanti da investimento: consumatori ingannati, multate imprese venditrici idb e dpi e banche unicredit, intesa, mps, bbpm per oltre 15 mln" e viene diffuso al termine di due istruttorie. L'Autorità ha ritenuto gravemente ingannevoli e omissive le modalità di offerta dei diamanti da investimento da parte di due importanti operatori del settore e comminato multe anche agli Istituti di credito attraverso i quali operavano. Per entrambe le società i profili di scorrettezza sono stati riscontrati nelle informazioni fornite attraverso il sito e il materiale promozionale in merito al prezzo di vendita, all'andamento del mercato indicato in costante e stabile crescita, all'agevole liquidabilità e rivendibilità, alla qualifica dei professionisti come leader di mercato. L'Autorità ha inoltre ritenuto che il fatto che l'investimento fosse proposto - utilizzando materiale informativo delle due società - dal personale bancario e che questo fosse presente agli incontri fra tali professionisti e i clienti abbia "determinato molti consumatori all'acquisto senza effettuare ulteriori accertamenti". "La prima sollecitazione di Federpreziosi Confcommercio" sottolinea il presidente Giuseppe Aquilino "risale al 2013 e recentemente avevamo rafforzato il nostro intervento con la tavola rotonda "Trasparente come un diamante – Fascino e Business", organizzata a VicenzaOro Septermber 2016, con cui siamo riusciti a richiamare forte attenzione di operatori, consumatori e stampa. Sull'iniziativa la categoria si era trovata compatta, agendo con particolare incisività attraverso un importante lavoro di squadra con una comunicazione sinergica tesa a informare il cliente per la sua tutela e, di conseguenza, per la tutela della professione del gioielliere. Perché è evidente che il cliente è il nostro patrimonio e la sua fiducia è la base del nostro lavoro". "Il nostro obiettivo" ribadisce il direttore di Federpreziosi Steven Tranquilli "è sempre stato quello di sensibilizzare il consumatore sull'importanza di acquistare presso chi è un professionista specializzato nel settore. Solo così si può avere la corretta informazione su ciò che si acquista. Una comunicazione opaca e tendenziosa ha diffuso la convinzione che il diamante possa essere considerato un bene d'investimento, creando non pochi danni, generando perplessità e incertezze nel cliente, arrivando anche a frenare la propensione all'acquisto".
Preziosi, in vista un Natale leggermente più ricco
Sono stati presentati il 22 ottobre scorso alla manifestazione aretina Gold Italy i dati sulle previsioni di acquisto di preziosi per il Natale 2017. L'indagine è stata inserita da Format Research nell'Osservatorio sulle vendite in gioielleria 2016/2017 effettuata per Federpreziosi Confcommercio, Club degli Orafi Italia e Preziosa Magazine. Gabriele Aprea, presidente del Club degli Orafi Italia, Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi Confcommercio, Giovanni Micera, direttore della rivista Preziosa Magazine, ne hanno commentato i risultati nel corso di un dibattito condotto da Steven Tranquilli, direttore di Federpreziosi Confcommercio. In generale, si riconferma che le festività natalizie non costituiscono ormai più l'occasione privilegiata di acquisto di preziosi, ma lo sono le celebrazioni di compleanni o di eventi come lauree, nascite, anniversari. Malgrado l'aumento degli acquisti attraverso il canale dell'e-commerce, che viene preferito prevalentemente per il prezzo vantaggioso, il canale tradizionale - ovvero la gioielleria tradizionale su strada o in un centro commerciale - continua ad essere ampiamente preferito per l'acquisto di preziosi. Circa tre intervistati su quattro riconoscono al gioielliere il ruolo importante di un professionista al quale rivolgersi con fiducia per avere competenti consigli. Sulla tipologia di gioielli preferiti la moda esercita sicuramente una grande influenza: da anni le spille, insieme a gemelli e fermacravatte, sono ultime in una classifica che vede ai primi posti bracciali e braccialetti, orologi, orecchini e ciondoli. Nel campo dell'orologeria le preferenze vanno ai prodotti di fascia economica fino a 500 euro, con un 73,6%. Per il 2017 il campione in esame dichiara una minore propensione (- 1.2%) all'acquisto di regali in generale per le festività di fine anno (84,8% contro l'86% del 2016), ma con una maggiore propensione per gioielli preziosi, orologi, bijoux che passano dal 10,8% dello scorso anno all'11,2%. Sono preferiti i canali in punti vendita tradizionali, pur con una flessione di quelli su strada (dal 51,7% al 48,7%) e un aumento per le gioiellerie nei centri commerciali (dal 48,8% al 52,5%). Guadagnano punti i siti di e-commerce (dal 24,6% al 27%) e i negozi online di marchi noti (dal 12,7% al 20,2%), mentre scendono dal 14,8% al 13,3% quelli di gioiellerie tradizionali. Secondo Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi Confcommercio "i dati sono in linea con le aspettative. Il nostro settore registra da qualche anno a questa parte una tendenza leggermente migliore – pur in un quadro generalmente negativo - rispetto ad altri beni voluttuari. Certo è che i risultati, come sempre accade, dipenderanno da quello che ognuno di noi saprà fare con le iniziative più adeguate alla propria realtà per risvegliare la propensione e l'interesse all'acquisto di preziosi anche da parte di coloro che se ne sono un po' disaffezionati. In occasione dei recenti incontri che la nostra Federazione ha organizzato a VicenzaOro September 2017 sono arrivati idee e spunti per rafforzare e migliorare la nostra comunicazione valutando anche le opportunità offerte dai digital media a supporto delle iniziative di promozione più tradizionali".