Senza la vigilanza privata "la sicurezza non c'è"

Senza la vigilanza privata "la sicurezza non c'è"

A Firenza convegno FederSicurezza sui servizi di sicurezza non armata. Per il presidente Gabriele "serve uno svecchiamento concettuale": per fare in modo che il cittadino si senta al sicuro "bisogna mettere insieme i vari pezzi del sistema di sicurezza perché le forze dell'ordine non sono più in grado di coprirlo a 360 gradi".

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14 dicembre 2015

FederSicurezza chiude un 2015 condotto all'insegna del Roadshow della vigilanza privata con un convegno organizzato insieme a Confcommercio Toscana presso l'Hotel Baglioni di Firenze, nel corso del quale si è fatto il punto su attualità, prospettive e auspicabili rafforzamenti del sistema di rappresentatività dei servizi di sicurezza non armata. Dopo gli interventi introduttivi del direttore generale e della responsabile Legalità e Sicurezza di Confcommercio, Francesco Rivolta e Anna Lapini (vedi allegati, ndr), dell'assessore regionale alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli("sicurezza e legalità sono forti fattori di sviluppo, anche nei trasporti") e del vicepresidente del Silb Antonio Flamini ("gli addetti alla sicurezza son figure fondamentali per una vita notturna di qualità nei nostri locali"), la parola è passata ad Aldo Cursano, presidente di Fipe Toscana. Secondo quest'ultimo, "se l'illegalità aumenta, le cose non vanno bene. Attualmente chi sta fuori dalle regole non è tracciato né tracciabile, per questo vogliamo capire lo Stato da che parte sta, visto che in questa maniera si stanno annullando i punti di forza dl nostro tessuto economico. Il sistema è messo in crisi da illegalità e abusivismo, serve una risposta veloce. Il governo della sicurezza non risponde più alle aspettative, siamo dunque molto interessati alle figure ponte che possano permetterci di lavorare in sicurezza". Simona Petrozzi, presidente regionale dei Giovani Imprenditori di Confommercio ha quindi evidenziato che "l'anormalità è diventata normalità e noi giovani imprenditori vogliamo cambiare le cose perché la legalità è una forma di investimento e di innovazione sociale", seguita da Francesco Mereu, presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio Firenze, che ha illustrato il modello seguito in città per una sicurezza integrata ed inclusiva. Dopo quello di Pietro Ianni, vicepresidente di Più Servizi, che ha parlato della sicurezza nel settore dei servizi ausiliari, fiduciari e integrati ("la guardia di sicurezza non armata può solo chiamare le forze di polizia, il suo status giuridico attuale le impedisce di intervenire") il convegno è terminato con le conclusioni di Luigi Gabriele, presidente di FederSicurezza. Secondo Gabriele, che ha annunciato per il 2016 la costituzione di FederSicurezza Toscana, "è ormai diventato molto labile il confine in base al quale la guardia giurata armata può tutelare solo il bene e non il suo proprietario" e allo stesso tempo "se lo Stato impiega i militari, ha fallito in qualche cosa perché è suo compito assicurare sicurezza diffusa senza ricorrere ai blindati". Quindi, per fare in modo che il cittadino si senta sicuro "bisogna mettere insieme i vari pezzi del sistema di sicurezza perché le forze dell'ordine non sono più in grado di coprirlo a 360 gradi". "Serve uno svecchiamento concettuale - ha concluso Gabriele - dobbiamo fare capire che senza di noi la sicurezza non c'è. È per questo che vogliamo che si faccia finalmente chiarezza sul ruolo della vigilanza privata non armata".

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