Federsicurezza: proseguono le trattative sul Ccnl Vigilanza privata

Federsicurezza: proseguono le trattative sul Ccnl Vigilanza privata

Continua il confronto tra le parti sociali in vista del rinnovo del contratto collettivo di settore. Presente al tavolo anche Univ, aderente a FederSicurezza, assistita dalla struttura sindacale di Confcommercio. Le Associazioni della vigilanza privata, scorta e trasporto valori al Ministero dell'Interno.

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21 dicembre 2016

Continua il confronto tra le Parti Sociali del settore della vigilanza privata in vista del rinnovo del contratto collettivo di settore. Presente al tavolo, come sempre, anche Univ, aderente a FederSicurezza, assistita dalla struttura sindacale di Confcommercio. Tre i punti principali sui quali si è concentrata l'attenzione dei sindacati, Fisascat, Filcams e Uiltucs: la riaffermazione della leadership del contratto della vigilanza privata e dei servizi fiduciari quale strumento centrale di regolazione del settore, i temi della rappresentanza e rappresentatività e la ridefinizione della sfera applicativa del contratto. E' parso unanime l'accordo sulla necessità di un'innovazione sostanziale, cogliendo l'occasione del rinnovo contrattuale per riflettere concretamente sull'opportunità di non rimanere più ancorati strettamente al passato quanto piuttosto di "rilanciare" la posta in gioco modificando l'impostazione di base e aprendo finalmente le porte, fermo restando la centralità della vigilanza privata tradizionalmente intesa, ad una vera e propria filiera della sicurezza. Altro tema centrale quello della rappresentanza e della rappresentatività, problema che, come noto, investe ormai entrambi i lati del tavolo. Il problema del dumping contrattuale non è certo una novità per il settore, ma oggi più che mai, si è rilevato, sta diventando un elemento fortemente problematico nella gestione della contrattazione collettiva. Non solo centralità del contratto e rappresentatività ma anche coerenza delle attività ricomprese nella sfera applicativa contratto: l'interesse dei sindacati è focalizzato sulla sicurezza e sulle attività strettamente riconducibili alla gestione della sicurezza, ma anche sull'introduzione di un quadro applicativo unitario per tutto il Ccnl, sulla base del quale andranno poi distinte le specificità di ogni mansione. Luigi Gabriele, Presidente di Univ, ha espresso grande soddisfazione per l'"inconsueto" accordo tra i due lati del tavolo, segno che il nuovo percorso intrapreso possa finalmente essere quello giusto: "siamo i primi ad avere a cuore il tema della definizione della rappresentatività - ha dichiarato -, ed è anche per questo che abbiamo richiesto la presenza di Confcommercio, la nostra Confederazione di appartenenza. Ma la più grande soddisfazione è, finalmente, il recepimento del concetto di filiera della sicurezza, rispetto al quale ci stiamo battendo ormai da lungo tempo.  Ci troviamo purtroppo in un momento storico in cui lo Stato è ormai assente dal controllo del territorio, come conferma il recente episodio dell'assalto indisturbato al caveau di Sicurtransport. In proposito - ha spiegato - proprio questa mattina, in occasione dell'incontro che abbiamo sollecitato al Ministero dell'Interno, abbiamo ribadito non solo l'importanza e la delicatezza del nostro settore e delle attività che svolgiamo, ma anche la necessità di un riconoscimento effettivo della centralità della filiera della sicurezza, rispetto alla quale lo Stato deve perlomeno metterci in condizione di adempiere alla nostra fondamentale funzione di sicurezza complementare, e ciò non solo imponendoci oneri di sempre maggiore formazione, qualificazione e specializzazione. A fronte di questo, pertanto, abbiamo avanzato una richiesta di defiscalizzazione dei costi, e ci auguriamo che alla nostra proposta faccia seguito un accoglimento concreto. Tornando al nostro contratto e all'aspetto della riformulazione dei sistemi di classificazione - ha concluso -, Univ non ha nessun pregiudizio in tal senso, purché il nuovo sistema sia costruito al meglio e senza ristrutturazione pericolose: in proposito, siamo piuttosto per la costruzione di un impianto nuovo, moderno e solido fin dalle fondamenta. Il momento contrattuale deve essere finalizzato ad una rifondazione che permetta di affrontare una situazione attuale che è innegabilmente nuova e diversa rispetto al passato". 

 

Le Associazioni della vigilanza privata, scorta e trasporto valori al Ministero dell'Interno

E' "parzialmente positiva" la valutazione di FederSicurezza sull'esito dell'incontro presso il Ministero dell'Interno del 14 dicembre scorso, convocato in seguito alla richiesta della Federazione stessa a seguito dello "spettacolare" assalto al caveau di Catanzaro della Sicurtransport del 4 dicembre. Le parti presenti all'incontro hanno convenuto sull'attuale impossibilità dello Stato, nonostante l'impegno profuso e con le dovute eccezioni, di garantire un controllo del territorio a 360 gradi, specialmente in zone ad altra penetrazione criminale. Una carenza di controllo che, di fatto, finisce per rendere sostanzialmente impossibile per gli istituti di vigilanza privata, scorta e trasporto valori il normale espletamento della loro fondamentale funzione di operatori di sicurezza complementare e sussidiaria. E' stata poi richiamata nuovamente l'attenzione del sistema bancario sulle disfunzioni dei criteri applicati per l'affidamento dei servizi di custodia, contazione e trasporto valori, nonché per indurre il Ministero a coinvolgere, nell'immediato, anche Bankitalia, con particolare riferimento al tema della pericolosità dell'eccesso di giacenze.

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