Feltrinelli, Giunti e Mondadori Retail pronte ad entrare in Ali

Feltrinelli, Giunti e Mondadori Retail pronte ad entrare in Ali

L’adesione delle tre principali catene di librerie in Italia sarebbe un segnale molto forte nell'ambito di un mercato sempre più competitivo. Il presidente Ambrosini: "l'obiettivo è dare sempre maggiori soluzioni e supporto alle nostre imprese".

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24 giugno 2021

Librerie Feltrinelli, Giunti e Mondadori Retail hanno comunicato la loro disponibilità ad entrare in Ali con "l’obiettivo di avviare, insieme a tutti gli associati, un nuovo percorso di lavoro comune e di confronto sul futuro del settore". L’adesione delle tre principali catene di librerie in Italia sarebbe un segnale molto forte nell'ambito di un mercato sempre più competitivo. Commentando il fatto il presidente Ali Paolo Ambrosini, ha ribadito che l'impegno di Ali "prosegue con la consueta energia e con rinnovato entusiasmo con l'auspicio di poter offrire, con il lavoro di tutta l’associazione, sempre maggiori soluzioni e supporto alle nostre imprese”.

Dunque una notizia molto positiva per il settore che ha attraversato la tempesta pandemica riuscendo a navigare con una buona costanza. Proprio con Ambrosini abbiamo approfondito il tema facendo anche un'analisi qualitativa e quantitativa dell'andamento delle imprese. “In quest’ultimo anno una delle cose positive – ha detto Ambrosini - e lo abbiamo visto dai dati dell’osservatorio sulle librerie del secondo semestre 2020,  è il riavvicinamento al mondo della lettura. Certamente determinato dal particolare momento che si sta vivendo ma anche agevolato dai messaggi lanciati dalle istituzioni in maniera anche coraggiosa  al Paese quando ad esempio il libro è stato riconosciuto come bene essenziale. Questa cosa ha cambiato l’approccio della lettura nel Paese ha permesso alle nostre imprese di riprendere a lavorare e ad accogliere i lettori in un momento in cui il Paese era colpito dal lockdown più duro. Il libro cartaceo regge ancora l’urto nei confronti con il digitale perché comunque resta un oggetto fisico con il quale relazionarsi. La produzione editoriale digitale va ricondotta ad un contesto utile per studio o ricerca ma se pensiamo alla lettura come svago è molto più gratificante”.

Il problema è che, secondo Ambrosini, “senza un'azione sistemica le librerie e la lettura non possono crescere nel paese. Per noi è fondamentale, quindi, confermare le misure adottate l'anno scorso ma anche avere finalmente la forza e il coraggio di rendere detraibili le spese per i libri al pari di quanto avviene ad esempio per le spese mediche. Dobbiamo avere la consapevolezza che il mondo della cultura e della formazione, di cui le librerie sono parte integrante, possono essere una leva determinante per aiutare il Paese a superare la crisi socio-economica in atto e per questo riteniamo che sostenere le librerie, il libro e la lettura sia un investimento per il Paese tutto".

Per ulteriori informazioni leggi l'approfondimento "Tax credit 2021"

I numeri e la presenza sul territorio

In Italia le imprese sono oltre tre milioni, di cui quelle del commercio al dettaglio sono oltre 580mila; tra queste, 3.577 sono librerie. Le librerie al Sud Italia rappresentano il 31,2% dell'intero comparto. La presenza più bassa di librerie si registra al Nord-Est, 17,6%. Lazio, Lombardia e Piemonte sono le prime tre regioni per numero di librerie in Italia. Nel 2012 esistevano 3.901 librerie. Negli ultimi anni si è assistito ad una diminuzione delle librerie pari al -8,3% in termini di variazione percentuale. Le librerie in Italia occupano oltre undicimila addetti. Il 39,3% degli addetti delle librerie operano presso le imprese del Nord-Ovest, il 23,4% operano al Centro. La Lombardia, la Toscana e il Lazio occupano quasi il 50% degli addetti totali che operano nelle librerie. Il Lazio, con il 12,6 delle librerie, dà lavoro all'8,8% degli addetti in Italia nel settore delle librerie. La fiducia delle librerie nell'andamento della propria attività economica è pressoché doppia rispetto alle imprese del terziario. Il giudizio positivo in merito all'andamento della propria impresa è in linea con il sentiment dei librai: il 46,3% delle librerie ha visto entrare più clienti nel corso degli ultimi sei mesi del 2020 rispetto ai mesi precedenti. Sul totale dei clienti che nel corso dell'ultimo anno hanno acquistato almeno un articolo in libreria, quasi otto su dieci sono persone che appartengono alla clientela storica del negozio. In netto miglioramento l'indicatore relativo ai ricavi: molto superiore alla media del terziario di mercato, tendenza consolidata dalla prospettiva al giugno 2021. Si segnala tuttavia un decremento dei ricavi nei primi tre mesi del 2021. In peggioramento la capacità delle librerie indipendenti di far fronte al proprio fabbisogno finanziario nei primi tre mesi del 2021 rispetto al dato con il quale si era chiuso il 2020. La previsione in vista della metà dell'anno fa registrare tuttavia un netto miglioramento dell'indicatore. In lieve peggioramento i costi di gestione delle librerie indipendenti alla fine del 2020. Nei primi tre mesi del 2021 sono il 4% le librerie che dichiarano che la situazione sia 'peggiorata'. Il giudizio sulle misure specifiche in favore delle librerie sono state estremamente soddisfacenti per le imprese: hanno avuto effetti positivi in termini di incrementi dei ricavi. L'app18 (misura già prevista prima della pandemia) ha avuto un impatto positivo sui ricavi per oltre il 64% delle imprese. Circa l'8% delle librerie ha riscontrato un impatto superiore al 25% rispetto ai ricavi. La Carta Docente (misura già prevista prima della pandemia) ha avuto un impatto positivo sui ricavi per oltre il 72% delle librerie. Il 9,4% delle imprese ha riscontrato un impatto superiore al 25% rispetto ai ricavi. Buono anche il giudizio in merito alla misura "biblioteche" che per oltre il 72% delle librerie ha avuto un effetto positivo sull'andamento dei ricavi. La misura 'Apertura anticipata' ha avuto un effetto positivo per oltre il 74% delle librerie. Per il 12,5% delle imprese l'apertura anticipata delle librerie ha avuto un impatto di oltre il 25% sui ricavi. Elevatissimo il numero di librerie che ha dichiarato un effetto positivo sui ricavi la misura che ha consentito alle imprese di restare sempre aperte anche in zona rossa. Quasi nove librerie su dieci. 

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