FerCargo: "ancora lontana una reale liberalizzazione"

FerCargo: "ancora lontana una reale liberalizzazione"

Il presidente Di Patrizi al Forum Italo-Tedesco su logistica e Trasporti: "ancora numerose le difficoltà che gli operatori incontrano e che impediscono il definitivo sviluppo di un settore che da anni attende un rilancio".

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4 dicembre 2012

Il presidente di FerCargo, Giacomo Di Patrizi, è intervenuto a Monaco di Baviera al Forum Italo-Tedesco su logistica e Trasporti, nel corso del quale ha richiamato l'attenzione su problemi e difficoltà che ancora persistono nel mercato ferroviario merci italiano, sottolineando allo stesso tempo le opportunità che le relazioni ferroviarie italo tedesche offrono al sistema logistico italiano.
FerCargo - che rappresenta oggi Captrain Italia, Compagnia Ferroviaria Italiana, Crossrail, GTS Rail, Interporto Servizi Cargo, InRail, Nordcargo, Oceano Gate, Rail Cargo Italia, Rail Italia, Rail Traction Company e SBB Cargo Italia - produce gran parte dei propri volumi di traffico nelle direttrici internazionali sull'asse Nord-Sud, contribuendo al dato statistico che nel 2010 ha visto l'Italia fra i principali partner della Germania negli interscambi di merce. Nonostante le buone performance e la crescita delle nuove imprese ferroviarie nel traffico internazionale, sono ancora numerose le difficoltà che gli operatori incontrano "sui binari", impedendo il definitivo sviluppo di un settore che da anni attende meritato rilancio. Di Patrizi ha evidenziato in merito, oltre agli aspetti relativi alle vicende italiane, anche i numerosi vincoli e problemi causati da una mancanza di regole europee e colli di bottiglia che impediscono il consolidarsi di flussi di traffico crescenti a livello trans-frontaliero. Il presidente di FerCargo ha in particolare citato i problemi di carattere infrastrutturale, tecnologico e regolamentare. Di Patrizi ha concluso auspicando in un intervento diretto delle istituzioni europee finalizzato al miglioramento delle regole nei singoli Stati, necessarie ad una maggiore reale liberalizzazione e alla rimozione degli ostacoli esistenti nello sviluppo del traffico internazionale, accelerando il recupero modale attraverso lo sviluppo dei traffici e la totale apertura dei sistemi e del mercato.

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