Fiavet: "Basta politiche miopi sul turismo"

Fiavet: "Basta politiche miopi sul turismo"

Il presidente Giovannoni critica l'aumento del prezzo del biglietto per l'ingresso agli scavi di Pompei in vigore per tutto il periodo estivo. "Una decisione come questa, in un momento in cui gli operatori hanno già concluso i loro accordi per la stagione estiva e fissato i prezzi, grava pesantemente sul settore turistico e sull'incoming".

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10 marzo 2015

 

"Non possiamo continuare a subire le decisioni improvvise e prive di piani strategici delle nostre Amministrazioni, regionali o nazionali che siano". Questo è quanto ha dichiarato Fortunato Giovannoni, Presidente di Fiavet Nazionale a sostegno delle rivendicazioni fatte anche dal Presidente della Fiavet Campania e Basilicata, Ettore Cucari, all'indomani dell'aumento del prezzo del biglietto  per l'ingresso agli scavi di Pompei in vigore per tutto il periodo estivo. Di questi giorni è la notizia che, in occasione della mostra "Pompei e l'Europa" presso il Museo Archeologico di Napoli e gli Scavi di Pompei, sono stati istituiti nuovi prezzi sui biglietti d'ingresso  indipendentemente che il visitatore sia o meno interessato alla visita della mostra. "E' quanto mai evidente che – ha continuato Giovannoni – una decisione come questa, in un momento in cui gli operatori hanno già concluso i loro accordi per la stagione estiva e fissato i prezzi, grava pesantemente sul settore turistico e sull'incoming in particolare. Ma ciò che maggiormente ci stupisce è che tali decisioni, fortemente impattanti sul turismo, vengano prese da organi che evidentemente di turismo non ne capiscono. Mentre i nostri competitors continuano a fare politiche mirate per favorire l'incoming, in Italia continuiamo per la strada contraria. Non bisogna dimenticare, inoltre, che gli scavi di Pompei sono quasi una tappa fissa per i crocieristi che approdano solo per poche ora appena necessarie alla visita delle rovine". "La Fiavet continuerà a battersi – ha concluso Giovannoni – contro queste politiche disorganizzate. L'Italia rimarrà sempre al primo posto nel monto per la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale, ma non per questo si può trascurare il lavoro di tutti quelli che cercano di portare un'immagine qualificata del nostro Paese all'estero e un prodotto turistico di qualità per i consumatori. Quanto accaduto a Pompei è l'ennesima prova di quanto il settore sia poco considerato nelle scelte strategiche delle Amministrazioni Regionali e Nazionali".

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