FIAVET E FEDERALBERGHI: DRAMMATICA LA CRISI DEL TURISMO

FIAVET E FEDERALBERGHI: DRAMMATICA LA CRISI DEL TURISMO

Dal congresso della Fiavet e dall'Osservatorio di Federalberghi arriva la conferma che la situazione del settore è molto critica anche se si intravede qualche segnale di ripresa Per il Direttore Generale dell'Enit Giorgio Togni bisogna avere fiducia P:2-1

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15 ottobre 2001

Situazione drammatica per il turismo italiano ma si intravede qualche segnale di ripresa.

 

Per il turismo di casa nostra è crisi ma comincia a intavedersi qualche spiraglio di luce. Lo hanno confermato il Presidente della Fiavet Antonio Tozzi inaugurando i lavori del congresso straordinario che si è svolto a Riva del Garda e il il Presidente di Federalberghi Bernabò Bocca commentando gli ultimi dati dell'Osservatorio turistico-alberghiero permanente. Gli agenti di viaggio si trovano alla prese con lo spettro di 3.500 miliardi di perdite e circa 6.000 esuberi. Una situazione, appunto, drammatica, anche se all'orizzon te, come detto, si comincia ad intravedere qualche squarcio di sole. Infatti Tozzi ha sottolineato che "da un'indagine condotta su 800 agenzie aderenti alla Federazione immediatamente dopo gli attentati terroristici erano state registr ate disdette che in alcuni casi avevano raggiunto anche il 60% delle prenotazioni. L'analisi degli ultimi dati pervenuti, invece, danno un seppur timido segnale di ripresa". Questa impressione è stata confermata anche dal Direttore Generale dell' Enit , Piergiorgio Togni, il quale, ha riferito di una situazione difficile ma non drammatica come denunciato da numerosi organi di informazione. Durante l'open Forun organizzato a conclusione del Congresso straordinario della Fiavet, Togni ha ribadito che l' Enit sta operando sui mercati internazionali, in particolare nei paesi "no fly", quelli che possono essere collegati con l'Italia senza voli. L'Enit ha previsto uno stanziamento di sette miliardi di lire da investire in promozione assieme alle Regioni, mentre altri 3,5 miliardi di lire saranno utilizzati per il mercato Usa.

Per quel che riguarda gli albergatori, essi stimano attualmente una perdita di quasi mille miliardi e assistono impotenti alla fuga dei clienti. Secondo i dati dell'Osservatorio di Federalberghi a settembre la clientela italiana è diminuita del 7.9% e quella straniera del 7,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In ottobre, poi, si prevede addirittura un peggioramento, con una perdita dell'8,8% di italiani e un croll o del 22% fra gli stranieri. "Come si vede – ha commentato il Presidente Bocca – stiamo attraversando un momento drammatico, che si riverbererà inevitabilmente sull'economia nazionale e sull'occupazione".

I Presidenti di Fiavet e Federalberghi hanno rilanciato le richieste di aiuto già fatte al Governo da Confturismo. "Ribadiremo queste richieste e aggiungeremo nuove proposte per far fronte a una situazione che è drammatica. Chiederemo anche aiuto ai mass media perché contribuiscano a diffondere messaggi di fiducia e di sicurezza", ha detto Tozzi. "Occorrono misure eccezionali ed immediate che consentano un rapido rilancio del settore per evitare che la crisi diventi strutturale", gli ha fatto eco Bocca.

La palla passa ora di nuovo al Governo. Qualche segnale positivo c'è stato, a cominciare dalla disponibilità espressa dal ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano e da quanto dichiarato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, secondo il quale tra i Paesi europei "è diffusa l'idea che occorra intervenire per aiutare il settore del turismo dai contraccolpi degli attentati in Usa", anche se "qualsiasi tipo di intervento dovrà essere compatibile con l 'Europa: bisogna evitare i limiti degli aiuti di Stato".

Gli imprenditori del settore, insomma, aspettano fiduciosi ma preoccupati. E sperano che quanto dichiarato dal responsabile del Dipartimento Turismo di Forza Italia Giampaolo Bettamio ("presenterò alla commissione Industria e Turismo di Palazzo Madama la richiesta di ridurre l'Iva sul turismo d'affari e chiederò la dilazione dei termini per il pagamento di imposte da parte delle imprese del turismo e un credito di imposta per l'assunzione della manodopera, anche con contratto a tempo determinato") si trasformi presto in realtà.

 

 

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