Consumatori e imprese, ad aprile la fiducia è relativa

Consumatori e imprese, ad aprile la fiducia è relativa

L’indice Istat relativo ai consumatori sale a quota 105,5, mentre quello delle imprese cresce a quota 110,5. Aumento di 1,6 punti nei servizi di mercato, in controtendenza il commercio (-2,7 punti). Confcommercio: “un dato che non entusiasma".

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27 aprile 2023

Così come a marzo, ad aprile sono risultati in aumento sia l'indice del clima di fiducia dei consumatori (da 105,1 a 105,5) sia quello del clima di fiducia delle imprese ( da 110,1 a 110,5). Così le stime preliminari Istat (link ai dati completi in pdf), che per i consumatori indicano un aumento del clima economico e di quello corrente che passano, rispettivamente, da 117,4 a 119 e da 99,5 a 100,2, mentre il clima personale rimane sostanzialmente stabile (da 101,0 a 100,9) e quello futuro diminuisce da 113,5 a 113,3.

Quanto alle imprese, il clima di fiducia migliora nei servizi di mercato (da 103,9 a 105,5), grazie al contributo positivo dei servizi turistici e dei servizi alle imprese, e nelle costruzioni (da 159,1 a 164,2). Con il segno meno la manifattura (indice da  104,1 a 103) e nel commercio al dettaglio (da 115,7 a 113), un calo dovuto quasi esclusivamente al risultato negativo della distribuzione tradizionale.

Indici del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese italiane, gennaio 2014-aprile 2023. Fonte: Istat

"Il clima di fiducia delle imprese - è il commento dell'Istat - continua ad aumentare per il secondo mese consecutivo tornando sul livello di luglio 2022, il valore più elevato negli ultimi dieci mesi”.

Confcommercio: “un dato che non entusiasma”

“I dati sulla crescita della fiducia in aprile non suscitano grandi entusiasmi poiché restituiscono la fotografia di un Paese che, seppure in salute, mostra incertezze e dubbi sulla concreta possibilità di una solida crescita a breve termine. Cresce la fiducia del settore turistico, ma crolla quella delle imprese tradizionali del commercio, mentre migliora il sentiment nei servizi alle imprese e langue nel manifatturiero. Le famiglie confermano la tendenza al miglioramento in ragione di una confortante tenuta del mercato del lavoro e della riduzione della crescita dei prezzi al consumo. Sarà proprio la velocità di compressione dell’inflazione a indirizzare il sistema economico, nei prossimi mesi, verso una nuova fase di ripresa o, al contrario, spingerlo dentro una pericolosa stagnazione”: questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio.

Altre notizie e approfondimenti sono a tua disposizione nel nostro focus dedicato ai dati Istat con in più le note dell'Ufficio Studi di Confcommercio. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

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