"Nessuna svolta" dalla fiducia di imprese e consumatori

"Nessuna svolta" dalla fiducia di imprese e consumatori

L'indice Istat del clima di fiducia delle imprese sale a quota 96,9, con servizi di mercato e commercio al dettaglio in calo. Scende invece l'indice relativo ai consumatori a quota 100,9. 

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26 marzo 2021

Secondo le stime dell'Istat (vedi i dati dettagliati a questo link), a marzo l'indice di fiducia dei consumatori è calato rispetto al mese precedente, passando da 101,4 a 100,9. La diminuzione è dovuta principalmente al peggioramento delle aspettative sia sulla situazione economica generale che su quella personale. Rimangono invece stabili le attese sulla disoccupazione. In miglioramento, invece, la fiducia delle imprese, passata da 93,3 a 93,9, con servizi di mercato (da 85,7 a 85,3) e commercio al dettaglio (da 93,7 a 90,9) in controtendenza.

Per i servizi di mercato in calo soprattutto in particolare le aspettative sugli ordini, mentre per il commercio al dettaglio l'Istat ha rilevato soprattutto un peggioramento sia dei giudizi sia delle attese sulle vendite. 

 

Per Confcommercio dai dati "nessuna svolta"

La ripresa resta lontana. È, in estrema sintesi, il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio, per il quale al di là delle “deboli variazioni rispetto a febbraio, il mese di marzo chiarisce che le difficoltà oggettive sono crescenti, con un primo trimestre negativo in termini di Pil e consumi, mentre il sentiment degli operatori stenta a trovare un’intonazione decisamente positiva. Il che depotenzia le possibilità di ripresa”. Non a caso, “le imprese dei settori più colpiti - commercio al dettaglio, trasporti e logistica, turismo - riducono sensibilmente le attese sul giro d’affari del prossimo futuro. Industria e costruzioni, invece, paiono godere di migliore salute”.

“È’ l’ennesima conferma - conclude l’Ufficio Studi - del divergere di performance e aspettative tra macro-settori di attività in ragione di un asimmetrico operare della crisi pandemica. Per questo conviene ribadire la necessità di indennizzi adeguati, al fine di traghettare larga parte del tessuto produttivo dalla crisi alla ripresa.

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