Fiducia in calo tra le imprese bergamasche

Fiducia in calo tra le imprese bergamasche

Indagine Format Research per fotografare la salute del terziario: oltre il 29% degli imprenditori bergamaschi del terziario è più preoccupato rispetto alla prima parte dell'anno, ma il quadro resta decisamente più roseo che altrove.

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25 novembre 2019

Il clima di fiducia, complice l'incertezza politica e l'andamento generale dell'economia, peggiora. Più del 29% degli imprenditori bergamaschi del terziario evidenzia una preoccupazione maggiore rispetto alla prima parte dell'anno. Ma la previsione per i prossimi mesi è di sostanziale stabilità. Il quadro, in un contesto italiano che evidenzia quanto a fiducia la punta più bassa degli ultimi tre anni, è decisamente più roseo a queste latitudini; gli indicatori si confermano migliori a Bergamo anche rispetto al Nord-ovest. In generale, si tratta di una tenuta del settore, frutto di una crescita dell'8% del commercio, turismo e servizi, rilevata negli ultimi dieci anni (contro il 5% medio nazionale). Il clima di incertezza sembra dettato dalla flessione dei ricavi, mentre migliorano occupazione e i tempi di pagamento dei clienti. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca che Ascom Confcommercio Bergamo ha affidato a Format Research per fotografare la salute del terziario, con particolare attenzione ad uno dei temi da sempre cruciali per la sopravvivenza delle imprese: il credito. Sul fronte finanziario si evidenzia – in un quadro di leggero calo della domanda di credito- un raffreddamento dei rapporti delle pmi del terziario con il sistema bancario. Cala leggermente il numero delle imprese che ha ottenuto la cifra desiderata attraverso finanziamento. Peggiorano le condizioni del credito: i costi aumentano e le richieste da parte del sistema bancario sono più stringenti.

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