Carabiniere ucciso: "Sicurezza e legalità da tutelare ogni giorno"
Carabiniere ucciso: "Sicurezza e legalità da tutelare ogni giorno"
Dopo il tragico fatto di Francavilla Fontana, Patrizia Di Dio, vice presidente di Confcommercio con delega alla legalità e sicurezza, sottolinea che "è urgente garantire maggiore sicurezza a chi lavora quotidianamente esposto a rischi concreti". Il cordoglio di Figisc e Anisa.

“Confcommercio è vicina in primo luogo al dolore della famiglia del brigadiere capo Carlo Legrottaglie, caduto in servizio oggi a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, per difendere strenuamente una attività commerciale, presidio economico e sociale del territorio. Al contempo esprime solidarietà all’Arma dei Carabinieri che ancora una volta subisce un così grave atto a difesa dei cittadini e delle attività produttive. L’episodio di oggi colpisce l’intera comunità nazionale e richiama con forza l’urgenza di garantire maggiore sicurezza a chi lavora quotidianamente esposto a rischi concreti. Sicurezza e legalità sono un bene comune da tutelare ogni giorno”. Questo il commento di Patrizia Di Dio, vice presidente di Confcommercio con delega alla legalità e sicurezza.
Figisc e Anisa: "Cordoglio per l'uccisione del Brigadiere Legrottaglie"
Figisc e Anisa Confcommercio esprimono il più profondo cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie, caduto il 12 luglio scorso in servizio a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, durante un inseguimento seguito a una rapina presso un impianto di distribuzione carburanti.
"La nostra solidarietà - si legge in una nota - va anche a tutta l’Arma dei Carabinieri, presidio imprescindibile di legalità e sicurezza su tutto il territorio nazionale. Questo tragico evento conferma quanto denunciamo da tempo: le stazioni di servizio carburanti sono divenute bersagli ricorrenti della criminalità, luoghi dove troppo spesso si consumano violenze, aggressioni e rapine. È inaccettabile che in un settore strategico come quello della distribuzione carburanti si continui a operare in condizioni di rischio quotidiano, senza strumenti e misure adeguate di prevenzione". "Per questo - prosegue la nota - rilanciamo con forza la richiesta di un tavolo permanente presso il Ministero dell’Interno, con la partecipazione delle associazioni di categoria, delle forze dell’ordine e dei rappresentanti istituzionali, affinché le stazioni di servizio diventino davvero “isole sicure” per chi vi lavora e per tutti i cittadini. Non possiamo aspettare che altre tragedie accadano. È tempo di agire.
Figisc: "Distributori sempre a rischio sicurezza"
“Ci voleva una vittima per riportare all’attenzione pubblica il tema della sicurezza negli impianti”. Parole amare quelle della Figisc, dopo l'omicidio avvenuto il 27 maggio scorso ad Ardea, di un un dipendente di un impianto di distribuzione carburanti durante un tentativo di rapina. “È inaccettabile – prosegue la Federazione – che chi svolge quotidianamente un servizio di pubblica utilità, come quello garantito dai nostri gestori carburanti, debba farlo in condizioni di crescente insicurezza”.
La Figisc chiede l’immediata attivazione di un tavolo di confronto con il Ministero dell’Interno e con l’Unione Petrolifera, per individuare misure concrete ed efficaci a tutela degli
operatori del settore. In Italia sono attivi oltre 10.000 impianti di distribuzione carburanti tra stradali e autostradali, molti dei quali operativi 24 ore su 24, soprattutto lungo tangenziali e arterie ad alta percorrenza. Su questi piazzali lavorano quotidianamente oltre 35.000 addetti, che garantiscono un servizio essenziale alla mobilità del Paese.
“A questi lavoratori – conclude la Figisc – deve essere garantito il diritto a lavorare in condizioni di sicurezza e serenità.”