Fimaa: "bene Renzi sulla tassa unica per la casa"

Fimaa: "bene Renzi sulla tassa unica per la casa"

Il presidente Angeletti accoglie con favore l'ipotesi espressa dal presidente del Consiglio di una sola imposta comunale sugli immobili al posto delle attuali Imu e Tasi. Ma per "dare ossigeno al mercato serve una forte riduzione della pressione fiscale sul mattone". Credito: nasce la consulta dei mediatori creditizi.

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7 ottobre 2014
"Siamo soddisfatti dell'ipotesi del premier Renzi di arrivare nel 2015 ad una sola imposta comunale sugli immobili al posto delle attuali Imu e Tasi. In questo modo si porrà fine alla confusione scaturita dal 'pasticciaccio' Iuc, che sta gravando pesantemente su cittadini e imprese". Così Valerio Angeletti, presidente nazionale Fimaa-Confcommercio, commenta le dichiarazioni del primo  ministro Matteo Renzi sullo studio di una tassa unica sulla casa, con cui i cittadini contribuiranno al funzionamento dei servizi locali e che sarà l'unica imposta da pagare per immobili, strade, asili, giardini e servizi. "Fare chiarezza, semplificando con una tassa sulla casa unica e secca - continua il numero uno di Fimaa Italia  - vuol dire mettere ordine, ma per dare ossigeno al mercato immobiliare più che una cura, visto il numero vertiginoso di agenzie che chiudono i battenti, serve uno choc. E questo non può avvenire se oltre alla semplificazione sulle imposte per gli immobili, che devono essere eque per ridurre le situazioni di disagio sociale delle famiglie meno abbienti, non si avvii una forte riduzione della pressione fiscale sul mattone". "È indecente che i cittadini vessati dal peso eccessivo delle tasse siano costretti a dar indietro allo Stato gli immobili  ricevuti per eredità o per donazione, o scoperchino i capannoni sfitti o inutilizzati per evitare di pagare l'increscioso balzello dell' Imu. Come per i proprietari di abitazioni diverse da quella principale, infatti, chi fa impresa quest' anno - ha aggiunto Angeletti - dovrà fare i conti con il mix micidiale di Imu e Tasi che comporterà aumenti rispetto alla vecchia Ici che si aggirano tra il 100 e il 200 per cento". 
 
Credito: nasce la consulta dei mediatori creditizi
Offrire a tutti i soggetti che operano nella mediazione del credito un punto di riferimento solido e in grado di confrontarsi, grazie all'autorevolezza che contraddistingue Fimaa-Confcommercio, con le istituzioni e tutti gli attori in qualunque modo coinvolti nelle istanze della categoria dei mediatori creditizi per la tutela degli interessi collettivi e la rappresentanza politico-sindacale dell'intero comparto. Sono questi gli obiettivi con cui è stata costituita la Consulta dei Mediatori Creditizi Fimaa-Confcommercio, con sede a Roma, , presso il palazzo in cui opera la Confcommercio nazionale. "Il credit crunch, l'interpretazione del nuovo contesto normativo e la concorrenza sleale causata dagli abusivi stanno creando gravi problemi alla categoria. Per questo - ha spiegato il presidente Valerio Angeletti - è necessario intervenire prima che si arrivi a una completa sterilizzazione di questo mercato. L'obiettivo primario che ci ha guidato è quello di costituire un soggetto, con la forza e l'autorevolezza che contraddistinguono Fimaa-Confcommercio, per poter incidere sul contesto normativo che disciplina oggi il comparto dei mediatori creditizi ed ottenere un maggiore equilibrio a vantaggio dell'intera categoria". Tra i punti programmatici della nuova Consulta, che ha eletto come coordinatore Sergio Merisio (Capital Money) vi è la realizzazione di piattaforme necessarie e propedeutiche alla sottoscrizione, anche congiuntamente agli altri settori rappresentati da Fimaa, di un contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese della mediazione creditizia e di un contratto collettivo nazionale di lavoro per i collaboratori delle stesse; la stesura di un contratto-tipo tra le imprese di mediazione creditizia e gli istituti bancari; la realizzazione di atti pubblici tra le imprese del settore che permettano l'individuazione di comportamenti antieconomici o di abusivismo posti in essere da concorrenti o collaboratori sleali. "Ritengo che, oggi più che mai - commenta il coordinatore della Consulta Mediatori Creditizi Fimaa-Confcommercio Sergio Merisio - sia necessaria una rappresentanza forte ed organizzata nel settore della mediazione creditizia. Un'entità capace di dialogare in modo efficace con le istituzioni e che sia in grado di portare avanti con successo le numerose istanze degli operatori del settore. Sono sicuro che la Consulta, nata grazie all'interesse di Fimaa-Confcommercio per la tutela del comparto, sia la giusta espressione di questa rappresentanza, che vogliamo strutturata e forte. La Consulta nasce, infatti, proprio per dare una risposta a tutte quelle società che, ad oggi, non si sentono rappresentate, ma che hanno esigenze chiare e ben definite che la normativa di settore non soddisfa".
 

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