Fimaa: "Valori immobiliari in affanno per le troppe tasse"

Fimaa: "Valori immobiliari in affanno per le troppe tasse"

Dal 2010 i valori degli immobili sono scesi in media del 15,7% e addirittura del 22,7% se si considerano gli immobili residenziali usati. Il presidente Taverna: "La forte pressione fiscale sugli immobili induce i proprietari a metterli gli immobili sul mercato in una fase già caratterizzata dalla forte offerta". Giovedì 6 dicembre secondo convegno nazionale Fimaa.

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28 novembre 2018

Nonostante il secondo trimestre del 2018 abbia registrato un aumento del 4,7% delle compravendite immobiliari rispetto allo stesso trimestre del 2017, i valori immobiliari hanno continuato a calare registrando un -0,2% (dati Istat in linea con il sentiment degli operatori Fimaa). Dal 2010 i valori degli immobili sono scesi in media del 15,7% e addirittura del 22,7% se si considerano gli immobili residenziali usati. "Uno dei motivi cardine della continua diminuzione dei valori immobiliari – commenta Santino Taverna, Presidente Nazionale Fimaa – Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia – è caratterizzato dalla forte pressione fiscale sugli immobili che induce i proprietari a metterli sul mercato in una fase già caratterizzata dalla forte offerta, soprattutto per quanto riguarda le seconde case. Inoltre, l'andamento altalenante dell'economia e il perdurare della crisi economica potrebbe limitare ulteriormente il potere d'acquisto degli italiani e pertanto anche la disponibilità di accesso al credito (mutuo/finanziamento per l'acquisto). Tali considerazioni – continua il Presidente Taverna – richiedono una risposta da parte del mondo politico. Il forte carico fiscale sugli immobili non può più essere sopportato. Serve maggiore coraggio per avviare un ciclo di riforme che diano ossigeno al settore immobiliare, locomotiva trainante per l'intera economia del Paese. La legge di bilancio, al vaglio del Parlamento, potrebbe essere l'occasione per dare un segnale di speranza a coloro che intendono investire nel mattone e all'intera filiera del comparto, che deve tuttora recuperare le centinaia di migliaia di posti di lavoro persi a causa della crisi finanziaria".

Secondo Convegno Nazionale Fimaa

Dal mercato della mediazione creditizia, al ruolo e alle relazioni degli intermediari con gli istituti di credito, dalla percezione dell'attività da parte dell'opinione pubblica, al grado di soddisfazione della clientela in ambito retail e corporate, fino alle prospettive future di sviluppo del comparto. Sono questi i temi che verranno affrontati nel corso del 2° Convegno Nazionale FIMAA – Federazione Italiana Mediatori Agenti d'Affari, aderente a Confcommercio-Imprese per l'Italia - sulla Mediazione Creditizia, in programma a Roma giovedì 6 dicembre 2018 dalle ore 10 alle ore 13.30 presso la sede Confcommercio. Il Convegno, dal titolo "Evoluzione e prospettive della Mediazione creditizia", vedrà i saluti del Presidente Confcommercio-Imprese per l'Italia Carlo Sangalli e gli interventi del Presidente Nazionale FIMAA Santino Taverna, del Presidente OAM (l'Organismo che detiene gli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi) Antonio Catricalà, del Consulente Legale Nazionale FIMAADaniele Mammani e dell'Amministratore delegato della Società di Studi Economici Nomisma Luca Dondi dall'Orologio.  Prevista anche la partecipazione di Andrea Rizzolini, campione italiano di mentalismo 2017. Modererà l'evento il giornalista economico Paolo Zucca. Nel corso dei lavori verrà presentata l'indagine FIMAA, realizzata in collaborazione con la Società di Studi Economici NOMISMA, che analizza lo scenario attuale, le prospettive di mercato e professionali e le nuove sfide del comparto della mediazione creditizia.

 

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