Il presidente Angeletti commenta favorevolmente gli emendamenti al Decreto legge sul Piano casa presentati in commissione al Senato che introducono una sanatoria dopo l'intervento della Consulta.

"Siamo soddisfatti degli emendamenti al Decreto legge sul Piano casa presentati in commissione al Senato che prevedono una sanatoria alla situazione che si è venuta a creare dopo la bocciatura della Corte Costituzionale, per difetto di delega, delle norme per la riemersione degli affitti in nero". Così Valerio Angeletti, presidente di Fimaa Italia - Federazione italiana mediatori agenti d'affari-Confcommercio, commenta la norma presente negli emendamenti al decreto legge sul Piano Casa a firma dei senatori Stefano Esposito e Franco Mirabelli che fino al 30 giugno 2014 evita il un meccanismo punitivo per i proprietari che abbiano omesso di registrare il contratto di locazione o lo abbiano registrato con un importo inferiore, con sgravi fino all'80% per quattro anni del canone d'affitto a favore dell'inquilino che abbia denunciato l'illecito. "La sanatoria se dovesse superare il voto delle Commissioni in Sentato - continua Angeletti - sarà sicuramente un buon punto di partenza. Ma quello che serve, non finiremo mai di ribadirlo, è una legge apposita che sani la carenza di delega. Pertanto ci auguriamo che si possa presentare una legge che riporti definitivamente la legalità sulla questione degli affitti in nero". "Se le norme non verranno ripristinate una volta per tutte, migliaia di inquilini che avevano aderito alle disposizioni dei commi 8 e 9 dell'articolo 3 del decreto legislativo 23 del 2011, denunciando i contratti in nero, rischieranno richieste di arretrati esorbitanti e in alcuni casi anche lo sfratto. Le istituzioni devono tutelare le migliaia di inquilini che con la segnalazione del contratto in nero hanno contribuito alla lotta all'evasione fiscale", conclude Angeletti.