Finanziaria: Fiavet soddisfatta per la detraibilità dell'Iva congressuale

Finanziaria: Fiavet soddisfatta per la detraibilità dell'Iva congressuale

Piena soddisfazione di Fiavet/Confturismo per l'accoglimento, nel disegno di legge sulla finanziaria 2008, dell'istanza che consente anche al cliente delle agenzie di viaggi di poter beneficiare della detraibilità dell'Iva congressuale.

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3 ottobre 2007
Finanziaria 2008: soddisfazione per riconoscimento detraibilita’ iva congressuale

Finanziaria: Fiavet soddisfatta per la detraibilità dell’Iva congressuale

 

Fiavet/Confturismo esprime piena soddisfazione per l’accoglimento, nel disegno di legge sulla finanziaria 2008, dell’istanza che consente anche al cliente delle agenzie di viaggi di poter beneficiare della detraibilità dell’Iva congressuale. Si tratta del riconoscimento di una annosa questione che la Fiavet ha da tempo sottoposto al Governo e che, finalmente, si è risolta, anche se limitatamente alle prestazioni alberghiere inerenti la partecipazione a congressi, convegni ed eventi similari. Si tratta però, secondo il presidente Giuseppe Cassarà, “solo di un primo passo verso un percorso che la Fiavet ha tracciato da tempo e che vede come prossimi passaggi quello di allineare l’aliquota Iva nazionale delle imprese turistiche a quelle applicate nei Paesi membri dell’Unione Europea e di una revisione generale del regime speciale Iva per le agenzie di viaggi la cui ultima modifica risale, oramai, a dieci anni fa in un contesto di mercato profondamente mutato�. Ciò dovrebbe indurre le competenti autorità di Governo a riprendere i lavori per una sostanziale riforma del regime speciale Iva anche a livello comunitario, la cui disciplina è sostanzialmente invariata rispetto alla formulazione originaria del 1977. E’ quanto mai necessario, allora, evitare ulteriori aggravi per le agenzie di viaggi che organizzano pacchetti e servizi turistici e che si trovano ad applicare un’aliquota Iva doppiamente svantaggiosa per il cliente sia rispetto alle imprese turistiche italiane che nei confronti dei concorrenti europei.

“Un appesantimento in termini di costi - conclude Cassarà - a discapito della competitività delle nostre agenzie sui mercati internazionali del turismo e del consumatore finale italiano e straniero�.

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