Fiori: troppe vendite incontrollate nelle piazze italiane

Fiori: troppe vendite incontrollate nelle piazze italiane

Federfiori-Confcommercio e Assofioristi-Confesercenti chiedono di regolamentare il proliferare delle vendite di beneficenza di fiori e piante, gestite dal Terzo Settore e dal mondo del volontariato, nelle piazze italiane.

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12 aprile 2010
Quousque tandem abutere patientia nostra

 

Federfiori-Confcommercio e Assofioristi-Confesercenti chiedono di regolamentare in qualche modo il proliferare le vendite di beneficenza di fiori e piante nelle piazze d'Italia, gestite dal Terzo Settore e dal mondo del Volontariato.

Un problema non da poco per gli operatori del settore. Per limitarsi all'ultimo semestre e alle sole vendite di carattere nazionale a ottobre dell’anno scorso, c’è stata la vendita in piazza dell'orchidea e dell'anthiurium; a dicembre, della stella di Natale; a marzo, della gardenia; in questo mese, del bonsai e dell'ortensia.

In ciascuna occasione Federfiori ed Assofioristi hanno fatto sentire la propria voce con lettere di accusa e di denuncia, alle istituzioni interessate, ai ministeri competenti, al garante della concorrenza e del mercato.

Le due associazioni non si limitano, per altro, ad una denuncia sterile. Si battono infatti da tempo per trovare una strada da percorrere insieme al Terzo Settore, magari attraverso l'istituzione di un tavolo di confronto con il mondo del volontariato e della solidarietà sociale.

 

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