Split payment anche per i professionisti, Fioroni: "notizia che ci preoccupa"

Split payment anche per i professionisti, Fioroni: "notizia che ci preoccupa"

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13 aprile 2017

Anche i professionisti dovranno fareiconti con le fatture alnetto dell'Iva quando lavoreranno con la Pubblica amministrazione, con le società pubbliche e con le quotate. Questa l'indicazione delle regole a cui hanno lavorato al Ministero dell'Economia per la manovra correttiva da 3,4 miliardi. Protagonista del capitolo fiscale della manovrina, soprattutto dopo il tramonto dell'ipotesi di intervenire sulle accise dei carburanti, è lo "split payment", cioè la scissione contabile che dal 2015 ha imposto alla Pubblica amministrazione di pagare ai fornitori l'importo dovuto al netto dell'Iva, girata direttamente all'Erario per evitare il rischio evasione. Finora una norma escludeva dalla scissione contabile i "compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito»": in altre parole, le parcelle dei professionisti. Anche loro, però, vengono ora imbarcati nella lotta all'evasione Iva, almeno se quanto esaminato in Consiglio dei ministri sarà confermato nel testo definitivo del decreto attesa dal Parlamento. In pratica, il commercialista che si occupa della revisione dei conti in un ente pubblico oppure l'avvocato che fornisce consulenza legale, cosi come l'ingegnere che firma un progetto saranno pagati al netto dell'Iva. Per Anna Rita Fioroni, responsabile di Confcommercio Professioni, "l'estensione dello split payment ai professionisti è una notizia che ci preoccupa perché crea problemi di liquidità ai professionisti che lavorano con la PA soprattutto se non saranno chiari i termini e le modalità del rimborso Iva". 

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