Fipe a Cibus contro le accise sulla birra

Fipe a Cibus contro le accise sulla birra

Alla manifestazione di Parma la Federazione sostiene assieme ad Assobirra, la campagna lanciata "Salva la tua birra" contro l'aumento delle accise e per fornire agli esercenti documentazione in materia di buone prassi igienico- sanitarie, di aggiornamento professionale e manageriale e di somministrazione di alcolici.

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6 maggio 2014

Grande affluenza a Cibus, primaria manifestazione fieristica del sistema dell'alimentazione, organizzata da Fiere di Parma, dove anche Fipe-Confcommercio si è ritagliata uno spazio e farà sentire la sua voce dai microfoni di Rai Radio2. Mercoledì 7 maggio dalle 13,00 alle 13,30, Fede & Tinto, conduttori di Decanter, la popolare trasmissione specializzata in enogastronomia, dedicheranno una puntata speciale a Fipe con l'intervento del vicepresidente vicario federale, Aldo Cursano. I consumi alimentari fuori casa rappresentano una buona parte della spesa familiare. Infatti, secondo un'elaborazione del Centro Studi Fipe su dati Istat, nel 2013 su un totale di 211,4 miliardi di euro dedicati all'alimentazione, quelli destinati al fuori casa sono stati pari a 73,4 ripartiti in ristoranti (19,6 mld), bar/pasticcerie/gelaterie (19,3); self service/take away (7,1), pizzerie con servizio (6,6), mense (4,8), fast food (4,4) e altri canali (11,6 miliardi). Fipe è presente a Cibus anche per sostenere assieme ad Assobirra, nell'ambito di una più ampia e costruttiva collaborazione su temi di comune interesse, la campagna lanciata dall'industria birraria "Salva la tua birra" contro l'aumento delle accise e per fornire agli esercenti documentazione in materia di buone prassi igienico- sanitarie, di aggiornamento professionale e manageriale e di somministrazione di alcolici. Proprio su quest'ultimo aspetto Fipe richiama l'intera filiera ad una comune azione a contrasto delle tante forme di abusivismo che, con politiche commerciali spregiudicate, moltiplicano le occasioni di consumo di alcol, soprattutto tra i giovani ed i minori, favorendo abusi e devianze. Non va dimenticato che, sempre secondo il centro studi Fipe, i consumi di birra al bar valgono 2,3 miliardi di euro e che il numero di imprese di bar e ristoranti registrato attraverso i censimenti dal 1971 al 2011 è aumentato del 69,2%. L'incidenza della birra sul fatturato è predominante in bar birrerie (43,4%) seguito da bar serali (20%), stagionali ed enoteche (oltre il 14%). Infine, per quanto riguarda la dinamica dei prezzi al consumo per i prodotti da bar, nel 2013 la birra ha subìto una variazione di appena l'1,7%, cioè meno dei gelati, dell'aperitivo e della media del canale. Un buon risultato che rischia di essere vanificato proprio dai possibili interventi sulle accise programmati nei prossimi mesi.

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