Fipe: Capodanno solidale in 12 città d'Italia

Fipe: Capodanno solidale in 12 città d'Italia

L'Associazione, insieme a Federcuochi, lancia l'iniziativa #ilnostrocuorerestaaperto per donare migliaia di pasti da distribuire in dodici strutture assistenziali.

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30 dicembre 2020

L'ultimo dell'anno sarà una giornata all'insegna della solidarietà: questo il messaggio diffuso da Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, e dalla Federazione italiana Cuochi, in particolare dal Dipartimento Solidarietà Emergenze, lanciando la loro iniziativa #ilnostrocuorerestaaperto. Il 31 dicembre a partire dalle 10 del mattino, in dodici città italiane, gli chef della Fic e i delegati della Fipe cucineranno fianco a fianco migliaia di pasti da distribuire in dodici strutture assistenziali.

“Con 160 giorni di chiusura forzata e la messa in discussione della sopravvivenza di tantissime imprese e posti di lavoro – sottolinea il presidente di Fipe, Lino Enrico Stoppani - il 2020 è stato un anno a dir poco drammatico per la ristorazione italiana. Ma la solidarietà ha forse ancora più valore proprio nei tempi difficili: perché in questi momenti crescono disperazione e solitudine, ma anche perché aiutare gli altri ci aiuta a ricordare autenticamente chi siamo. Iniziative come questa ci rammentano che la nostra missione è certo economica, eppure indissolubilmente legata all’idea di servizio, di socialità, di miglioramento della vita delle persone. Tristemente, in questi giorni non possiamo aprire le porte dei nostri locali, ma, in sicurezza, non rinunciamo ad aprire la porta della solidarietà a chi ne ha bisogno”.

“Concludiamo l’anno come lo abbiamo iniziato - aggiunge Roberto Rosati, presidente del Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federcuochi - e come lo abbiamo svolto anche nei momenti più bui della pandemia, facendo squadra con le realtà più fattive per non lasciare nessuno indietro. Il 31 Dicembre con FIPE doneremo in 12 città italiane oltre 1200 pasti alle mense sociali che supportano da sempre i più deboli. Chiusi per legge i locali, restano aperti i cuori della Ristorazione Italiana”.

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