Fipe: il nome di un cocktail per salvare le donne vittime di violenza

Fipe: il nome di un cocktail per salvare le donne vittime di violenza

Iniziativa in collaborazione con Ministero dell'Interno e Dipartimento Centrale anticrimine della Polizia. Un messaggio in codice per le donne che sentiranno la propria incolumità minacciata si tradurrà in una richiesta di intervento alle forze dell'ordine.   

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8 marzo 2021

Un cocktail speciale, magari un "mimosa", che potrà funzionare come un messaggio in codice: ordinandolo, le donne che sentiranno la propria incolumità minacciata segnaleranno un disagio che si tradurrà in una richiesta di intervento alle forze dell'ordine. E' una delle iniziative nell'ambito del progetto di prevenzione della violenza di genere sul quale sta lavorando la Fipe insieme al Ministero dell'Interno e al Dipartimento Centrale anticrimine della Polizia di Stato.  "In Italia - spiega la presidente delle imprenditrici di  Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, Valentina Picca Bianchi - abbiamo un bar ogni 400 abitanti e un pubblico esercizio ogni 250. Una rete di locali che noi vogliamo trasformare in un vero e proprio sistema di  controllo del territorio, dedicato alla prevenzione e al contenimento della violenza sulle donne. Una violenza che troppo spesso finisce per incrociare in maniera diretta o indiretta i  locali italiani. I casi di cronaca ci raccontano di dipendenti e imprenditrici, bersaglio di attenzioni eccessive e tutt'altro  che ricambiate da parte di clienti più o meno annebbiati dall'alcol. Ma anche di donne in fuga dai loro aguzzini che trovano rifugio nei bar o nei ristoranti aperti. E' essenziale che chi si trova a vivere queste situazioni sia preparato ad  affrontarle al meglio, a riconoscere i segnali di pericolo e a  reagire di conseguenza. Ecco perché, in occasione della giornata internazionale delle donne, rilanciamo il valore delle iniziative concrete: le mimose fanno piacere e sono belle, ma ciò che vogliamo davvero è poter vivere le nostre abitazioni e i nostri locali in sicurezza". 

Il progetto di prevenzione della  violenza di genere nelle prossime settimane si tradurrà in un protocollo d'intesa e in un road show per presentare e avviare alcune iniziative concrete: la promozione all'interno dei pubblici esercizi di una cultura di vicinanza e sostegno sia al personale femminile che alle clienti; la diffusione di una campagna di comunicazione interna volta alla tutela ed alla sicurezza della donna sia come lavoratrice sia come fruitrice di servizi all'interno dei pubblici esercizi; la realizzazione di percorsi di sensibilizzazione, informazione e formazione all'interno dei locali finalizzati a formare il personale ed a spiegare la violenza nei luoghi di lavoro; la messa in atto di strumenti per far comunicare le donne in difficoltà in caso di pericolo, con le forze dell'ordine. "E' essenziale - conclude la presidente - mettere in campo tutti  gli strumenti a nostra disposizione per dare il via a una  rivoluzione prima di tutto culturale, in particolare in questo  momento post pandemico che vede le donne ancora piu' fragili,  con un aumento delle violenze domestiche e un crescente dramma occupazionale".

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