Fipe: “bene la rapidità, ma risorse insufficienti”

Fipe: “bene la rapidità, ma risorse insufficienti”

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10 novembre 2020

Fipe-Confcommercio giudica con favore la rapidità dell'erogazione dei bonifici del decreto Ristori bis ma giudica insufficienti le risorse stanziate. "Apprezziamo la velocità con cui sono arrivati i primi accrediti - spiega la Federazione - ma purtroppo con l'accentuarsi della seconda ondata epidemiologica le risorse stanziate dal decreto ristori bis non sono sufficienti a supportare i pubblici esercizi costretti a interrompere nuovamente l'attività dopo l'ulteriore stretta. Questo nonostante il testo preveda un incremento di circa il 50% per le imprese delle zone con maggiori restrizioni rispetto a quanto predisposto per il precedente decreto ristori".  "La catastrofe che ha colpito il nostro settore avrebbe purtroppo bisogno di cifre diverse. Basti pensare - continua la nota - che le risorse stanziate ad oggi solo per i ristori per i mesi di lockdown e il mese di novembre, dal DL Rilancio e dai DL Ristori e Ristori bis messi insieme, esclusi gli interventi sugli ammortizzatori sociali, arrivano a poco più di 1,6 miliardi di euro. Una cifra importante ma che non riesce a coprire i costi sostenuti dalle aziende nel periodo in questione (affitti, utenze, tfr, servizi, eccetera) che da soli si attestano a 2,4 miliardi".

Fipe: “bene i contributi per i locali dei centri storici, ma manca una misura organica”

Il 18 novembre l’Agenzia delle Entrate comincerà a versare i contributi a fondo perduto destinati ai locali dei centri storici di 29 città italiane. Una boccata d’ossigeno importante per chi ha dovuto fare i conti non solo con il lockdown, ma anche con la scomparsa pressoché totale del turismo italiano e internazionale e ha visto, dunque, con un crollo verticale dei propri fatturati.

“L’attenzione per il mondo della ristorazione sta crescendo, anche da parte delle istituzioni, e questo è un ottimo segnale. Dopo il bonus Bellanova, i contributi del mese di aprile e i versamenti disposti dal decreto Ristori – commenta Aldo Cursano, vice presidente vicario di Fipe-Confcommercio - è in arrivo un’altra importante iniezione di liquidità destinata alle attività maggiormente colpite dalla crisi”.  “Tuttavia – aggiunge Cursano – ci troviamo nuovamente di fronte a un provvedimento una tantum, senza alcuna pianificazione strutturale strategica. Vengono distribuite gocce d’acqua a chi vaga nel deserto e questo non consente agli imprenditori di avere alcuna prospettiva futura. I locali dei centri storici, ad esempio, da marzo hanno perso in media il 70–80% dei loro fatturati mensili. Ora, con questo contributo, riceveranno un singolo bonifico compreso tra il 5 e il 15% dei volumi d’affari mensili, utile a saldare qualche fornitore ma non certo a sopravvivere a una crisi di queste proporzioni”. Per questo Fipe–Confcommercio invita il governo a pianificare una misura strutturale standard in grado di coprire l’intera durata della crisi.

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