Fipe: "inaccettabili buoni pasto gara Eni"

Fipe: "inaccettabili buoni pasto gara Eni"

"Indetta con il criterio del massimo ribasso, comporterà per gli esercenti convenzionati il pagamento alla società emettitrice aggiudicatrice di una commissione sicuramente superiore al 4 per cento del valore nominale del buono".

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13 aprile 2011

"I nostri esercenti rifiuteranno i buoni pasto dei quarantamila dipendenti dell'Eni". È questo il monito di Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe, la federazione dei pubblici esercizi in merito alla gara per l'assegnazione del servizio sostitutivo della mensa della società italiana degli idrocarburi che, essendo stata indetta con il criterio del massimo ribasso, comporterà per gli esercenti convenzionati il pagamento alla società emettitrice aggiudicatrice una commissione sicuramente superiore al 4% del valore nominale del buono: un costo insostenibile. "I pubblici esercizi - sottolinea Stoppani - sono l'anello debole di questa filiera che è in grado di generare un valore complessivo da 2,5 miliardi di euro circa. Ancora una volta sono proprio gli esercenti che rischiano di dover pagare gli sconti che i datori di lavoro pretendono dalle società emettitrici per acquistare i buoni da distribuire ai loro dipendenti".

 

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