Fipe: "legittimi i ristoranti no kids"

Fipe: "legittimi i ristoranti no kids"

Per il presidente Stoppani la decisione del ristorante di Bagnolo Mella di impedire l'accesso nel locale ai bambini sotto i dieci anni dopo le ore 21 "da un punto di vista formale non presenta criticità".

DateFormat

30 gennaio 2014

"Da un punto di vista formale, il provvedimento non presenta criticità. Un pubblico esercizio può rifiutare una prestazione se esistono giustificati motivi che lo impongono. Gli schiamazzi, il pianto o le intemperanze proprie dei piccoli possono costituire valide giustificazioni. Inoltre, un esercente ha il diritto di caratterizzare la sua offerta, imponendo dei vincoli di accesso – sul vestiario, sul genere, sull'età, eccetera – assumendo i rischi imprenditoriali conseguenti". E' il commento del presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Stoppani, sulla decisione del ristorante di Bagnolo Mella (Brescia) di impedire l'accesso nel suo locale ai bambini sotto i dieci anni dopo le ore 21. "Ogni vincolo di accesso pone un limite commerciale che può indebolire o rafforzare la scelta a secondo del gradimento che la stessa riceve. Inoltre – prosegue Stoppani – è da considerare che l'eventuale somministrazione di alcol ai minori effettuata dai loro genitori all'interno dei pubblici esercizi è imputabile alla responsabilità penale dell'esercente. È questa una fattispecie che rafforza il diritto a regolamentare la frequentazione dei pubblici esercizi. Il provvedimento ha anche riflessi educativi e sociali che non spetta alla Fipe commentare, ma che completano un ragionamento che giustifica decisioni che potrebbero essere non correttamente interpretate, ma assolutamente legittime".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca