Fipe: "non c'è modernizzazione senza adeguato sostegno alle imprese"

Fipe: "non c'è modernizzazione senza adeguato sostegno alle imprese"

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2 dicembre 2015

"Un'iniziativa di questo tipo deve essere associata contemporaneamente a un' esenzione dall'obbligo per imprese in regime fiscale dei contribuenti minimi (con ricavi non superiori ai 50.000 euro) e al mantenimento di una soglia minima per i pagamenti elettronici di almeno 10 euro". Questo il commento della Fipe , la cui volontà è  quella di "sostenere tutti quei pubblici esercizi caratterizzati da pagamenti di piccola entità, gravati dai costi delle commissioni bancarie che potrebbero compromettere seriamente la loro attività. Non siamo contrari – dice il idirettore generale Marcello Fiore -  all'utilizzo della moneta elettronica, ma è importante evitare che un provvedimento mal concepito, affossi attività importanti". Fipe chiede dunque di "non danneggiare tutte quelle piccole realtà imprenditoriali del settore (dai bar ai tabaccai fino ad arrivare ai venditori di caldarroste), i cui margini di profitto potrebbero essere fortemente compromessi dalle commissioni applicate dalle banche". "In questo frangente è prioritario l'abbassamento delle commissioni, in particolare per tutte quelle carte di emissione non bancaria, che nella ristorazione per valore superano il 50%, dove la commissione va dal 5 al 2,90%. Invece delle sanzioni - conclude Fiore - sarebbe più opportuno prevedere incentivi fiscali per le micro imprese che si dotano di POS. Non c'è modernizzazione e trasparenza senza prima un adeguato sostegno alle imprese".

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