La Federazione ha chiesto al Ministero dello Sviluppo economico un tavolo di monitoraggio per capire le ragioni dei recenti aumenti dei prezzi.

“Da più parti ci arrivano segnalazione di aumenti generalizzati e spesso indiscriminati delle materie prime acquistate dai nostri bar e ristoranti”. Questo l’allarme lanciato da Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe, la Federazione italiana dei pubblici esercizi.

Caffè, latte, pasta, farina, sono solo alcuni tra i prodotti che hanno recentemente subito una pericolosa escalation dei prezzi. I prezzi al consumo stanno mantenendo, secondo i dati Istat, un inatteso profilo di moderazione.

“A questo si deve aggiungere - ha proseguito Cursano - che alcune materie prime sono anche di difficile reperibilità mettendo così a rischio le produzioni di ricorrenza in vista delle festività natalizie”. Questi aumenti si vanno ad aggiungere a quelli dell’energia, mettendo così in grande difficoltà i pubblici esercizi, già indebolite dagli effetti della crisi pandemica.

“Non possiamo svolgere la funzione di ammortizzatore a qualunque costo. Non spetta a noi capire se questi aumenti siano frutto di dinamiche reali o di manovre speculative”. Per questo Fipe ha lanciato un appello al Ministero dello Sviluppo economico per istituire un tavolo di monitoraggio con tutte le componenti della filiera.