Fipe: "Fiducia delle imprese precipitata nel 2020"

Fipe: "Fiducia delle imprese precipitata nel 2020"

Secondo l'Ufficio Studi della federazione il clima di fiducia degli imprenditori registrato a fine 2020 è sceso di 91 punti percentuali rispetto a un anno prima. "Dobbiamo imparare a governare le riaperture per non correre il rischio di fermarci di nuovo".

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1 febbraio 2021

"Secondo l'Ufficio Studi di Fipe il clima di fiducia degli imprenditori registrato a fine 2020 è sceso di 91 punti percentuali rispetto a un anno prima, mentre le aspettative per il primo trimestre 2021 sono caratterizzate da forte pessimismo sia sulle performance delle aziende sia sull'occupazione". A segnalarlo è Aldo Cursano, vice presidente vicario di Fipe-Confcommercio, parlando del report congiunturale dell'Ufficio Studi della Federazione. "Se vogliamo invertire il trend - aggiunge Cursano - dobbiamo imparare a governare le riaperture, per fare in modo che siano il più possibile stabili e continuative e non più altalenanti come nel corso degli ultimi mesi". Cursano ha poi analizzato la questione della movida fuori dai locali che fa tremare i proprietari di bar e ristoranti italiani che il primo febbraio riaprono i battenti al pubblico in molte regioni. "Se non governiamo le riaperture, entro pochi giorni l'intero paese tornerà in zona arancione se non peggio. In questo momento è necessario privilegiare la somministrazione all'interno dei locali, sia ai tavoli che al bancone, dove è possibile garantire il rispetto delle misure di distanziamento, sulla base della capienza degli esercizi". "Allo stesso tempo è necessario contenere la vendita di alcol da asporto che, se non è concessa ai bar, - rimarca il responsabile Fipe - non può essere permessa nemmeno ai mini e ai supermarket. Altrimenti si finisce per discriminare alcuni settori, senza risolvere il problema". Secondo Cursano infine "è necessario incrementare i controlli e le sanzioni da parte delle forze dell'ordine a chi si assembra per consumare alcol nelle piazze e nei luoghi pubblici. Senza questo sforzo collettivo e coordinato, la zona gialla rischia di durare poco e soprattutto si rischia di far precipitare ulteriormente la speranza in una uscita da questo lungo tunnel".
 

Se sei interessato all'argomento "occupazione" ti suggeriamo di consultare la pagina di approfondimento realizzata da Confcommercio e dedicata ai dati Istat con in più i commenti utili per intrepretarli.

Trovi la pagina a questo link: Focus Istat

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