Fipe: “bene le Regioni, ora avanti con il ritorno alla normalità”

Fipe: “bene le Regioni, ora avanti con il ritorno alla normalità”

La Federazione condivide l'auspicio di un progressivo e definitivo ritorno alla normalità espresso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e chiede una revisione del sistema dei controlli dei green pass all'interno dei locali.

DateFormat

4 marzo 2022

Fipe-Confcommercio si dice pienamente d’accordo con la linea espressa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che auspica un progressivo e definitivo ritorno alla normalità in attesa del termine dello stato di emergenza sanitaria. Ciò non potrà che passare, come richiesto da tempo dalla Federazione, da una revisione del sistema dei controlli dei green pass all'interno dei locali. Questi “non dovranno più essere in capo al personale dei pubblici esercizi, oberati in questi mesi da un lavoro che non è il loro, ma alle forze dell'ordine. Allo stesso modo le eventuali sanzioni per chi verrà colto in violazione della normativa dovranno ricadere esclusivamente sul responsabile e non, come accaduto fino ad ora, anche sull'esercente".

"Per due anni, con sacrifici individuali e collettivi, i gestori dei pubblici esercizi hanno condiviso la responsabilità di mantenere il più bassa possibile l'incidenza dei contagi . Ora, in attesa del superamento definitivo  del green pass, reso possibile dall'alto tasso di vaccinazione della popolazione, è necessario che si ritorni al principio dell'autoresponsabilità, restituendo a ciascuno il suo ruolo. La ripresa delle attività economiche e sociali passa anche da qui", sottolinea Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio.

 

Lettera al governo: “nuova normalità significa autoresponsabilità”

''Ben lontani dal non voler contribuire alla soluzione dell'emergenza, anzi assumendoci le nostre responsabilità anche oltre le nostre forze, siamo però anche convinti che il nostro settore abbia già dato davvero molto. In uno Stato democratico, è infatti fondamentale salvaguardare l'equilibrio tra utilità sociale delle misure di legge e le complicazioni che creano ai singoli cittadini e agli imprenditori. È importante e costruttivo adattare le regole al miglioramento della situazione e, allo stesso tempo, lanciare segnali forti per far progredire il Paese oltre un perenne stato di eccezione, verso una dimensione di normalità. E, nella normalità, gli imprenditori non fanno i controllori". Così il presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, in una lettera inviata ai ministri della Salute e dello Sviluppo economico, Roberto Speranza e Giancarlo Giorgetti.

Sul green pass, visto il miglioramento progressivo del quadro sanitario, bar e ristoranti chiedono una semplificazione, rimuovendo l'onere del controllo dei certificati. I pubblici esercizi hanno sopportato negli ultimi due anni, ricorda FIpe-Confcommercio, “numerosissime e altalenanti misure restrittive dell'attività e hanno responsabilmente sostenuto l'introduzione del green pass presso le proprie imprese, favorendo in tal senso la promozione della campagna vaccinale. Questa attività di controllo si è tradotta per le attività del settore in una serie corposa di oneri aggiuntivi in un quadro di crescente complessità: oltre 65 provvedimenti nazionali sono stati adottati da giugno ad oggi in merito alla regolamentazione dei flussi degli stranieri, alla durata dei vaccini, alla gestione dei guariti, alla validità delle dosi booster e varie eccezioni. Oggi questa complessità è ridondante".

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca