Concessioni commerciali su aree pubbliche, si va verso lo sblocco
Concessioni commerciali su aree pubbliche, si va verso lo sblocco
Passato un mese dalla scadenza del termine di efficacia, sembra a portata di mano una conclusione positiva della vicenda. Fiva: “speriamo si possano creare le condizioni per inserire la norma nel decreto Aiuti-bis”.
La norma sulle concessioni di commercio su aree pubbliche - predisposta dal Mise con l’avallo dell’Anci, delle Regioni e delle Associazioni e necessaria per superare il termine di efficacia scaduto il 29 giugno scorso – è prossima al varo. “È importante che sulla vicenda – commenta Giacomo Errico, presidente di Fiva-Confcommercio – ci sia stata un’interlocuzione positiva fra Ministero ed Enti Locali per ridare dignità e tutela alle nostre imprese”.
“Negli ultimi sei mesi – aggiunge Errico – il commercio su aree pubbliche ha perso 4.033 ditte attive e negli ultimi cinque anni il dato sale a 24.476 (-12,7%). Sono dati figli certamente della pandemia ma anche dell’incertezza normativa che grava, e non da oggi, sul settore su aree pubbliche e che ha provocato il fermo degli investimenti, l’aumento del numero dei posteggi vuoti sui mercati, la crescita della tendenza alla dequalificazione dell’offerta”
“Va dato atto al Mise – conclude Errico – e in particolare al ministro Giorgetti e al viceministro Pichetto della tenacia e degli sforzi di questi giorni per risolvere la questione, cui si è aggiunta l’autorevole voce dell’Amministrazione Capitolina. L’auspicio che si possano creare le condizioni per inserire la norma nel decreto Aiuti-bis”.