Fmi: "La ripresa prende piede, ma non è robusta e solida"

Fmi: "La ripresa prende piede, ma non è robusta e solida"

Rapporto conclusivo della missione di monitoraggio del Fondo monetario internazionale nella zona euro: "Il Pil crescerà poco più dell'1% quest' anno" e l'inflazione "resterà al di sotto del target fissato dalla Banca centrale europea per un periodo prolungato". "Essenziale" garantire l'accesso al credito delle pmi.

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15 luglio 2014

 

La ripresa dell'Eurozona "sta prendendo piede", con il Pil reale cresciuto per quattro trimestri di fila e la fiducia dei mercati finanziari "significativamente migliorata". Tuttavia la ripresa "non è né robusta né sufficientemente solida", dal momento che la domanda aggregata è debole e pesa sull' attività reale. E' quanto si legge nel rapporto conclusivo della missione di monitoraggio Articolo IV del Fondo monetario internazionale nella zona euro. In ogni caso "azioni politiche complementari hanno sostenuto la domanda, alimentato la fiducia degli investitori e allentato le condizioni finanziarie". A livello nazionale i governi "hanno fatto ulteriori progressi" nel rimettere in sesto i propri conti e applicare riforme strutturali per aumentare la competitività. Come si legge nel documento, "i mercati finanziari sono ancora frammentati", con una contrazione del credito e alti costi che limitano gli investimenti in Paesi con debito ampio e tasso di disoccupazione alto. In questo contesto, il Pil crescerà poco più dell'1% quest' anno e l'inflazione "resterà al di sotto del target fissato dalla Banca centrale europea per un periodo prolungato". Questo sottolinea i rischi derivati da un' inflazione troppo bassa. Quanto all'Italia, il Fondo sottolinea che garantire l'accesso al credito per le piccole e medie imprese è "essenziale" per sostenere la ripresa, in particolare in Paesi come Italia, Spagna e Portogallo. 

 
 

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