Istat, dati utili per imprese e famiglie
Istat, dati utili per imprese e famiglie
Questa pagina è dedicata agli aggiornamenti mensili Istat. Il focus consente di restare sempre aggiornati su temi di economia nazionale quali occupazione, vendite al dettaglio, produzione e fatturato dell'industria, commercio estero, inflazione, fiducia dei consumatori e delle imprese Pil trimestrale.

Indice
- Occupazione
- Vendite al dettaglio
- Industria: produzione e fatturato
- Commercio Estero
- Inflazione
- Fiducia dei consumatori e delle imprese
- Pil trimestrale
Occupazione
Occupati, disoccupati e inattivi: una raccolta di dati e news sugli andamenti mensili e annuali del mercato del lavoro, eseguita dall'Istat e commentata dall'Ufficio Studi Confcommercio. L'analisi relativa le forze di lavoro viene aggiornata mensilmente. Il focus rileva, mese per mese, la stima degli occupati (tasso di occupazione) e dei disoccupati (tasso di disoccupazione), includendo anche il numero di inattivi (tasso di inattività), ovvero di tutte quelle persone che non sono occupate o che non sono alla ricerca di un’occupazione.
Ultimo aggiornamento: agosto 2022
A giugno il tasso di occupazione sale al 60,1%, mentre quello di disoccupazione resta fermo all'8,1%. Ne parliamo nell'articolo del primo agosto: "Occupazione record a giugno, disoccupazione stabile".
Popolazione per genere e condizione professionale, giugno 2022. Fonte: Istat
Vendite al dettaglio
Si riportano, di seguito, gli aggiornamenti Istat sulle stime mensili delle vendite al dettaglio. Per vendite al dettaglio, o vendite al minuto, s’intendono quelle vendite che possono essere effettuate tramite negozio virtuale o fisico e che vengono eseguite da esercenti singoli o da società, come ad esempio i supermercati. Nel commercio al dettaglio sono incluse varie categorie di prodotti, tra le principali: i beni di consumo comune (prodotti non alimentari), beni di consumo duraturo (beni che il consumatore può utilizzare più volte, come ad esempio automobili, elettrodomestici, mobili, ecc.) e, infine, i beni alimentari venduti dai ristoranti, supermercati e rivenditori ambulanti. Nel paragrafo che segue si analizzano, mese per mese, le variazioni mensili e annuali delle vendite al dettaglio di tutti i gruppi di prodotti.
Ultimo aggiornamento: agosto 2022
A giugno calo dell'1,1% in valore e dell'1,8% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua c’è una crescita dell'1,4% in valore e una diminuzione del 3,8% in volume. Ne parliamo nell'articolo del 3 agosto "Vendite al dettaglio, torna il segno meno".
Commercio al dettaglio per settore merceologico, giugno 2022. Fonte: Istat
Industria: produzione e fatturato
Aggiornamenti sull’indagine, condotta su base mensile, relativa la produzione industriale italiana. Il volume fisico (e la sua variazione nel tempo) generato dall’attività produttiva viene rilevato tramite un indice della produzione industriale, organizzato con rilevazioni statistiche svolte a campione. Come avviene per l’indice dei prezzi al consumo, anche in questo caso le rilevazioni sul volume di beni generati sono raccolte e organizzate in un paniere, che identifica le varie tipologie di prodotti. Ogni mese, inoltre, attraverso l’indice del fatturato è possibile misurare l'andamento delle vendite fornendo inoltre, sulla base degli ordini ricevuti dalle imprese, una misura dell'andamento futuro delle vendite stesse.
Ultimo aggiornamento: agosto 2022
A giugno, secondo le stime Istat, l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito del 2,1% rispetto ad aprile (clicca qui per i dati completi in pdf).
Produzione industriale, indice destagionalizzato e media mobile a tre mesi
Gennaio 2017 – giugno 2022
Fonte: Istat
Fatturato dell'industria: luglio 2022
Le stime diffuse dall’Istat indicano un aumento dell'1,4% sul mese precedente e del 23,6% su base annua (qui i dati completi in pdf).
Fatturato dell'industria: totale, interno ed estero. Maggio 2022, fonte Istat
Commercio Estero
Il bollettino economico mensile relativo il commercio estero si focalizza sulle attività internazionali delle imprese italiane in ambito commerciale. Nello specifico vengono presi in esame dall’Istat i flussi commerciali dell’Italia relativamente ai prodotti importati ed esportati, nonché gli scambi commerciali con i Paesi europei ed extra europei. I dati, elaborati ed organizzati dall’Istat, derivano da due documenti acquisiti dall’Agenzia delle Dogane, differenti in base alla provenienza. Per quanto riguarda i Paesi dell’Unione Europea, le informazioni sono ricavate dai modelli Intrastat; mentre per i Paesi extra europei, i dati sono generati dal Documento Amministrativo Unico (D.A.U.). Una volta raccolti, i dati vengono forniti all’Istat che, tenendo conto di specifiche normative comunitarie sulle statistiche del commercio con l’estero, si occupa di rielaborarli per poi passarli al vaglio di verifica e approvazione dei revisori.
Ultimo aggiornamento: luglio 2022
A maggio crescita congiunturale sia per le esportazioni (+4,8%) che le importazioni (+0,3%), con il saldo commerciale in disavanzo per 12 milioni di euro a fronte dell'avanzo di 5.633 milioni dello stesso mese del 2021 (per i dati completi visita il seguente link pdf).
Flussi commerciali con l'estero, variazioni percentuali tendenziali, gennaio 2017-maggio 2022. Fonte: Istat
Inflazione
Si riportano, di seguito, gli aggiornamenti forniti dall'Istat, su base mensile, relativi il tasso di inflazione, oltre che sul rincaro generalizzato e continuo nel tempo del livello medio dei prezzi di beni e servizi. L'attenzione sul livello medio dei prezzi determina l’andamento dell’economia, la direzione delle politiche monetarie delle banche centrali ma anche l’aumento o la diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie. È l'Istat ad occuparsi del calcolo dell’inflazione attraverso l’elaborazione di un indice dei prezzi al consumo, che viene determinato considerando un insieme di prezzi di beni e servizi (il cosiddetto paniere), in grado di rappresentare i consumi delle famiglie. Il paniere dei prezzi al consumo dell'Istat raggruppa, dunque, i prezzi dei beni alimentari, dei servizi sanitari, assicurazioni, prodotti di abbigliamento, calzature, ecc., che possono essere soggetti, nel tempo, a variazioni. Sulla base delle variazioni delle voci di spesa contenute nel paniere, l’Istat elabora l’indice dei prezzi al consumo.
Ultimo aggiornamento: luglio 2022
A luglio, secondo i dati preliminari Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,4% su base mensile e del 7,9% su base annua. Ne parliamo nell'articolo del 29 luglio "L'inflazione resta su livelli record".
Indici dei prezzi al consumo Nic per divisione di spesa. Luglio 2022, pesi e variazioni percentuali congiunturali e tendenziali (base 2015=100). Fonte: Istat
Fiducia dei consumatori e delle imprese
Si riporta l’andamento congiunturale della fiducia dei consumatori e delle imprese, due indici che contribuiscono a inquadrare il clima e la tendenza economica del Paese, sia sotto il profilo imprenditoriale che di fruizione commerciale del cittadino. Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori, attraverso una serie di rilevazioni telefoniche a campione, composte da domande specifiche, è possibile rintracciare la fiducia dei singoli e delle famiglie in relazione alla spesa mensile. L’indagine, dalla quale viene estrapolato il conseguente indice di fiducia, delinea un quadro complessivo sul clima del consumatore in relazione a investimenti, risparmi, spese correnti, aspetti personali ed economici. Non meno importante per fotografare l’andamento economico del Paese è l’indice di fiducia delle imprese.
Ultimo aggiornamento: luglio 2022
A luglio l’indice di fiducia dei consumatori scende da 98,3 a 94,8 e quello relativo alle imprese cala da 113,4 a 110,8. In aumento il commercio al dettaglio, giù i servizi di mercato. Ne parliamo nell'articolo del 27 luglio "Imprese e consumatori, di fiducia ce n'è sempre meno".
Indici del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese italiane, gennaio 2013-luglio 2022. Fonte: Istat
Pil trimestrale
Si riporta la stima preliminare del Pil che è il risultato dell’adattamento della procedura di calcolo dei conti trimestrali alle condizioni specifiche di disponibilità parziale di molti indicatori congiunturali, che rivestono un ruolo essenziale nel processo di stima. I metodi adottati per l’elaborazione rapida (a 30 giorni dalla fine del trimestre) sono, quindi, sostanzialmente gli stessi di quelli impiegati della costruzione delle stime complete che vengono successivamente diffuse a 60 giorni.
Ultimo aggiornamento: luglio 2022
Come si legge nel nostro articolo del 29 luglio "Azienda Italia, la crescita accelera", stima per il secondo trimestre del 2022 una crescita dell'1% su base congiunturale e del 4,6% su base tenndenziale.
Prodotto interno lordo, indici concatenati primo trimestre 2015-primo trimestre 2022. Fonte: Istat