Il Cnel "apre" ai giovani

Il Cnel "apre" ai giovani

Per la prima volta il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro si dota di un organismo strutturato a livello giovanile. Il Forum, composto da 33 delegati, avrà il compito di integrare la valutazione di impatto generazionale nei lavori del Cnel.

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8 maggio 2025

In un contesto in cui il tema della rappresentanza generazionale fatica spesso a imporsi con forza nell’agenda pubblica, il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel) compie un passo di rilievo, destinato a fare scuola anche oltre i confini nazionali. Nella sede di Villa Lubin, a Roma, si è svolto il primo incontro dei referenti giovanili delle organizzazioni rappresentate al Cnel, con l’obiettivo di costituire ufficialmente il Forum delle forze economiche e sociali giovanili. Un organismo che, nelle intenzioni dei promotori, sarà molto più di una semplice consulta simbolica: il Forum, composto da 33 delegati suddivisi in base alle competenze delle Commissioni istruttorie, avrà infatti un ruolo consultivo strutturato, volto a integrare la cosiddetta valutazione di impatto generazionale (VIG) nei pareri e nelle attività dell’Assemblea.

Il progetto, presieduto dai vicepresidenti Floriano Botta e Claudio Risso, rappresenta uno degli snodi operativi della Strategia Giovani approvata dal Cnel lo scorso ottobre, in attuazione delle indicazioni europee contenute nella Youth Strategy dell’UE. Un'iniziativa che segna un cambio di passo: per la prima volta, un consiglio economico e sociale nazionale si dota formalmente di un gruppo giovanile incaricato di contribuire attivamente alla formazione delle politiche pubbliche. 

Brunetta: “Serve un Patto intergenerazionale per una politica lungimirante”

Vogliamo dare voce alle nuove generazioni, non solo per ragioni di giustizia sociale ma per una questione di efficienza e sostenibilità delle politiche pubbliche”, ha esordito il presidente del Cnel Renato Brunetta aprendo i lavori. L’ex ministro ha evocato un meccanismo a “semaforo” che segnali, per ogni articolo della legge di bilancio, l’attenzione (o la mancanza di essa) agli effetti sulle nuove generazioni: “Temo che vedremmo tanti rossi e pochi verdi. Ma è da questa consapevolezza che vogliamo partire per cambiare rotta”. Brunetta ha poi ricordato come questa iniziativa si collochi nel solco del disegno di legge sulla semplificazione normativa in discussione al Senato, che introduce per i provvedimenti del governo l’obbligo della valutazione generazionale: “È tempo di superare una visione miope e autoreferenziale. Serve un nuovo patto intergenerazionale e abbiamo bisogno del contributo concreto dei giovani per costruirlo”.

Botta: "Inizio di un percorso storico"

Per Floriano Botta, vicepresidente del CNEL, “quello di oggi non è solo un traguardo, ma l’inizio di un percorso storico”. Il Forum non sarà un organismo decorativo, ma un interlocutore diretto delle Commissioni permanenti del Consiglio, articolandosi in tre gruppi di lavoro: Politiche economiche, Politiche sociali e Politiche europee. “Il nostro obiettivo è prevenire decisioni che possano penalizzare i giovani, favorendo al contempo la contaminazione tra le esperienze di rappresentanza più diverse”, ha spiegato Botta.

Risso: “L’Europa ha bisogno del coraggio e della visione dei giovani”

Il vicepresidente Claudio Risso ha posto l’accento sulla dimensione europea del progetto: “Il Cnel è il primo organo nazionale a muoversi in questa direzione. Ora vogliamo costruire un legame stabile con il Comitato Economico e Sociale Europeo (CESE) e il suo gruppo giovani. L’Europa ha bisogno delle idee, delle competenze e del coraggio dei suoi giovani. Non come ospiti, ma come protagonisti”.

Mallen e Merlo: "La generazione giovane va coinvolta ora" 

Parole che trovano pieno sostegno anche nelle dichiarazioni della consigliera CNEL Marcella Mallen, che ha messo in luce come le giovani generazioni si trovino oggi in una posizione di fragilità sistemica: “Dal lavoro al debito, dal welfare al digitale: ogni grande dossier impatta più duramente sui giovani. Ecco perché dobbiamo coinvolgerli nei processi decisionali, non in modo paternalistico ma come attori a pieno titolo”.

Un messaggio rafforzato anche da Nicoletta Merlo, vicepresidente del Gruppo Giovani del CESE, che ha elogiato l’ambizione del Cnel: “È la prima istituzione italiana a coinvolgere formalmente il CESE in una strategia giovanile. Il nostro Youth Test, che misura l’impatto delle politiche sulle giovani generazioni, potrebbe diventare uno standard comune”.

Elenco delle rappresentanze giovanili:

  • Giovani Imprenditori Confindustria;
  • AICS;
  • AUSER;
  • Confetra - Fedespedi Giovani;
  • CIA - Associazione dei Giovani Imprenditori Agricoli;
  • Giovani Imprenditori di Confesercenti;
  • UGL Giovani;
  • UIL - Coordinamento Politiche Giovanili;
  • Giovani Agricoltori di Confagricoltura;
  • USB;
  • Conftrasporto;
  • Giovani della Croce Rossa Italiana;
  • ASI;
  • Coordinamento Giovani Copagri;
  • CISL;
  • Giovani Imprenditori Confcommercio Imprese per l'Italia;
  • Gruppo nazionale Giovani Imprenditori Confapi;
  • Coldiretti Giovani Impresa;
  • FISH;
  • Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - Dipartimento Junior, Giovani;
  • Giovani Periti Agrari;
  • CISAL;
  • Confedir;
  • Dipartimento Giovani CIU;
  • Movimento Giovani Imprenditori Confartigianato Imprese;
  • Confsal Giovani;
  • Consulta Giovani Professionisti di Confprofessioni;
  • Confcooperative - Giovani Imprenditori;
  • Generazioni Legacoop;
  • Coordinamento Giovani CGIL;
  • Modavi;
  • Confintesa - Nuove Generazioni;
  • CIDA - Gruppo Giovani Federmanager.

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