Tra guerra e pace, l'Unione Europea alla sfida del futuro

Tra guerra e pace, l'Unione Europea alla sfida del futuro

Prima sessione del Forum Confcommercio a Villa Miani. Tajani: "per l'internazionalizzazione ci servono il sostegno e il saper fare delle aziende”. Crosetto: "per l'Europa non c’è un futuro scollegato dal rapporto con l’Africa".

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18 aprile 2023

La ventiduesima edizione del Forum Confcommercio “I protagonisti del mercato e gli scenari per gli anni 2000” si è aperta con il videomessaggio inviato dal ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, nell’ambito del modulo intitolato “Guerra e pace”, moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera, Federico Fubini. “Le imprese associate a Confcommercio – ha sottolineato - sono da sempre protagoniste del sistema Italia e sempre più spesso si affacciano sui mercati esteri”. E proprio il sostegno all’internazionalizzazione “è una priorità assoluta del Ministero degli Esteri e del governo, che per essere efficace deve avere il sostegno e il saper fare delle aziende”. L’ex commissario europeo ha concluso evidenziando che il Ministero “sta attuando una strategia di promozione dei grandi eventi internazionali che l’Italia ospiterà nei prossimi anni” e che “intende sviluppare un dialogo più efficace con le associazioni di impresa”.

videomessaggio ministro tajani forum confcommercio

A seguire l'intervento di Giulio Tremonti, presidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, che ha parlato di un mondo in bilico tra globalizzazione e deglobalizzazione, sottolineando tra l'altro che "in un mondo che non è più globale ma internazionale, le regole sui traffici e commerci possono essere una soluzione. Io credo che un sistema di regole faciliti il commercio internazionale".

Dopo gli interventi di Giampiero Massolo, presidente dell'Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), di Lucio Caracciolo, fondatore e direttore di Limes, di Stefano Pontecorvo, former senior civilian representative della Nato in Afghanistan, e di Ilaria Carrozza, ricercatrice presso il Peace research Institute di Oslo, è spettato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, chiudere i lavori della sessione con un intervento in collegamento video.

Premesso che “il ruolo delle forze armate è parte integrante di un disegno per una pace duratura” e che “investire sulla difesa non è una sottrazione all’economia, ma appunto un investimento”, Crosetto ha sviluppato gran parte del suo intervento sul rapporto tra l’Occidente, l’Europa in particolare, con l’Africa. “Per il nostro continente non c’è un futuro scollegato dal rapporto con l’Africa: quando un miliardo e mezzo di persone non riuscirà a vivere laggiù, non potrà che riversarsi da noi. Bisogna guardarla come un’opportunità, non più come un luogo da depredare ma dove innescare un percorso di crescita e sviluppo”. Se non lo facciamo, “indeboliamo la nostra stessa possibilità di sopravvivere nei decenni a venire. Un Occidente non miope aiuta a far crescere il continente che più ha bisogno di crescere, anche nel suo stesso interesse”, ha concluso il ministro.

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