Gelaterie & co, lavoro offresi

Gelaterie & co, lavoro offresi

Da un'indagine elaborata dell'Ufficio Studi Fipe emerge che sul territorio italiano mancano oggi 250 gelatai e pasticceri artigianali qualificati. La difficoltà di reperire forza lavoro adeguata riguarda il 12% delle aziende.

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3 novembre 2015

Torte e gelati continuano a riscuotere successo. Anche da un punto di vista occupazionale. Il mondo delle gelaterie e pasticcerie ha infatti bisogno di ben 250 operatori qualificati: è quanto emerge da un'indagine elaborata dall'Ufficio Studi Fipe in occasione di "Host 2015". La Federazione  tratteggia un quadro variegato di un settore che ad oggi conta 19.059 tra gelaterie e pasticcerie sul territorio italiano (di cui il 74% gelaterie "pure") e 22.000 bar che in un solo format uniscono caffetteria, gelateria e pasticceria, per un fatturato complessivo di 4,6 miliardi di euro. Il quadro occupazionale risulta in salute, con un indotto complessivo di 93.000 addetti, in media 2,3 per impresa. In evidenza il ruolo dei giovani (42,9%) e la forte presenza del lavoro delle donne (43,2%). Primeggiano i contratti a  tempo indeterminato (nel 60,7% dei casi), contro il 39,3% a tempo determinato. Da segnalare l'elevata percentuale di occupati al Sud e sulle isole, il 42,9%, dato favorito dalla vocazione turistica di queste regioni. A fronte di un quadro positivo, emerge un dato di particolare rilievo: mancano sul territorio italiano 250 gelatai e pasticceri artigianali qualificati. Una difficoltà di reperimento che riguarda il 12% degli operatori e che si spiega soprattutto per le seguenti motivazioni: inadeguatezza dei candidati (in particolare a causa di una preparazione insufficiente nel 40% dei casi) e ridotto numero degli stessi (a causa della concorrenza tra le imprese per il 37,5% dei casi e perché nel 62,5% dei casi risulta che poche persone esercitano questa tipologia di professione). Il fattore che meglio spiega questo scenario in controtendenza risiede nella mancanza di una formazione adeguata per gli operatori, tanto che l'86,9% degli addetti annuncia la necessità di una maggiore e più approfondita preparazione. Da questi dati si evince dunque quanto sia importante formare e preparare adeguatamente gli addetti del settore con un occhio di riguardo alle scuole specializzate e alle giovani generazioni: a questo proposito Fipe ha recentemente stretto un accordo con due prestigiose realtà italiane dell'ambito formativo, CAST Alimenti e Istituto Professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera "Carlo Porta" di Milano, con lo scopo di creare un collegamento sempre più forte e mirato tra mondo della scuola e mondo del lavoro, all'insegna di un approccio improntato alla qualità".

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