Gestire la rivoluzione digitale per il futuro delle pmi

Gestire la rivoluzione digitale per il futuro delle pmi

A Udine la Confcommercio regionale ha organizzato il convegno "Innovazione, motore di crescita del commercio e del turismo", con la partecipazione del presidente Sangalli. Da Pozzo: "oggi si aprono scenari ancora inesplorati ma assolutamente affascinanti e con enormi potenzialità".

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29 marzo 2019

Nella Sala Valduga della Camera di Commercio di Pordenone-Udine si è tenuto il 29 marzo il convegno "Innovazione, motore di crescita del commercio e del turismo", al quale ha partecipato il presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli (qui la sintesi del suo intervento). I lavori hanno riguardato il tema dell'innovazione come motore di crescita del commercio e del turismo. "Come Confcommercio regionale – ha detto il presidente Giovanni Da Pozzo – con gli amici presidenti delle altre province abbiamo deciso di organizzare quest'anno quattro eventi, uno per capoluogo, per approfondire temi cruciali dell'economia di oggi. Il primo, proprio qui, sull'innnovazione, quindi a Pordenone su tematiche europee, a Trieste sul tema attualissimo delle infrastrutture, soprattutto alla luce della cosiddetta via della Seta, questione affascinante con prospettive ma che richiede grande attenzione, e infine a Gorizia su territorio e cultura". Da Pozzo ha collegato l'innovazione attuale con quella di qualche secolo fa, con la figura di Jacopo Linussio, uno dei più lungimiranti imprenditori carnici del Settecento, che trasformò con intelligenza il modo di lavorare e fare impresa nella montagna friulana e coniò anche una sua moneta, "una sorta di bitcoin ante litteram", ha detto Da Pozzo, ricordando come l'innovazione sia una chiave di sviluppo con radici molto forti sul nostro territorio. "Oggi – ha aggiunto – siamo arrivati alla sharing economy e alla digital economy, che stanno rivoluzionando tutta l'economia, il lavoro, la finanza, la società. Si aprono scenari ancora inesplorati ma assolutamente affascinanti e con enormi potenzialità che, come sistema di piccole e medie imprese, dobbiamo conoscere e saper cogliere per crescere ed essere più competitivi". Un concetto ripreso dall'assessore Sergio Emidio Bini, che ha portato il saluto della giunta regionale, evidenziando come la rivoluzione digitale possa spaventare, ma sia un fenomeno che non si può fermare e vada necessariamente gestito. Per Bini, vanno date regole chiare e certe, anche dal punto di vista dell'imposizione fiscale. In questa situazione, ci vuole una Pubblica amministrazione attenta, rapida, veloce, in grado di assecondare il mercato che cambia e insieme tutelare le imprese presenti. Soprattutto le piccole imprese – ossia il 95% delle imprese del Fvg – vanno aiutate, stimolate e accompagnate verso il futuro, e l'impegno della Regione va proprio su questo fronte, operando concretamente, con misure come il credito d'imposta per ricerca e sviluppo, con interventi di supporto per la gestione dei big data e per la cyber security. Temi su cui si è soffermato anche il presidente del consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, evidenziando la sfida della semplificazione che, anche con le nuove tecnologie, l'amministrazione Fvg si è posta come obiettivo e ricordando che la prossima settimana il consiglio sarà chiamato a votare una serie di norme volute dopo una fase di ascolto della comunità, piccoli interventi che però serviranno a superare una serie di complicazioni e a semplificare. Sull'importanza della sensibilizzazione e diffusione dell'innovazione nell'economia e nella società sono intervenuti in avvio lavori anche il presidente della Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e il sindaco di Udine, Pietro Fontanini.

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