Gli italiani promuovono il commercio

Gli italiani promuovono il commercio

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19 marzo 2010
Se per i servizi telematici e la telefonia mobile vi è un ampio consenso tra gli italiani in merito alla loro efficienza (gli

Se per i servizi telematici e la telefonia mobile vi è un ampio consenso tra gli italiani in merito alla loro efficienza (gli insoddisfatti si limitano al 7,5%), il giudizio si capovolge quando si considera un servizio fondamentale come il trasporto pubblico locale, che 4 italiani su 10 ritengono poco o per niente efficiente. È quanto emerge da una indagine sulla qualità percepita di una serie di servizi di uso abituale, svolta dal Censis nel mese di febbraio, che rivela l’eterogeneità dell’offerta del settore terziario. Il commercio si piazza in alto nella classifica di gradimento, subito dopo Internet e cellulari, con un apprezzamento più netto per i centri commerciali (poco o per niente efficienti solo per l’8,1% della popolazione) rispetto ai negozi di vicinato (12,1%). Seguono i professionisti e i consulenti (avvocati, commercialisti, notai, ecc.), le cui prestazioni professionali sono giudicate non pienamente adeguate dal 16,2% del campione. Identica è la quota di insoddisfatti dei servizi alberghieri e turistici (ma in questo caso il dato sale al 24,7% nelle regioni del Sud). Il malcontento è leggermente maggiore nel caso dei servizi di intermediazione, come quelli offerti dalle agenzie immobiliari (18,8%). Idraulici, elettricisti e gli altri tecnici che forniscono servizi di manutenzione domestica incontrano la sfiducia del 22% degli italiani. Seguono le banche e i servizi finanziari, ritenuti poco o per niente efficienti dal 22,2% del campione, con un dato che peggiora al Centro e nel Mezzogiorno. Mentre per più di un quarto della popolazione (il 25,4%) sono le assicurazioni a non offrire ancora servizi pienamente in linea con le aspettative. Il 78% circa del campione giudica positivamente il servizio aereo, più del 27% non promuove i servizi postali, il 30,2% sottolinea la scarsa efficienza del servizio pubblico radiotelevisivo.Le situazioni più critiche riguardano i servizi di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle città: il 31,1% dei cittadini li giudica inefficienti. A livello territoriale, costituiscono una eccezione le regioni del Nord-Est: il dato scende al 13,3%, ma peggiora al 48,8% nel Mezzogiorno. Una situazione ancora più grave riguarda i servizi di pulizia degli edifici pubblici come scuole, ospedali, stazioni, per i quali più del 40% degli italiani si dice non pienamente soddisfatto (il 54,3% al Sud). Anche per i servizi sanitari e ospedalieri, ritenuti poco o per niente efficienti da circa un terzo degli italiani, la situazione più critica si registra nelle regioni meridionali, dove gli insoddisfatti sono la metà dei residenti (il 49,4% a fronte del 32,3% a livello nazionale e del 16% al Nord-Est). All’ultimo posto della graduatoria si collocano i servizi di trasporto pubblico locale, poco o per niente efficienti per il 41,5% della popolazione a livello nazionale, con vistose differenze tra il Nord-Est (22,8%) e il Mezzogiorno (50,2%).

 

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